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Usura ed estorsione in Basilicata

Il Quotidiano del Sud di sabato 5 giugno 2021 dedica una pagina all’usura in Basilicata. Prima di tutto si riferisce al protocollo d’intesa tra la Prefettura di Matera e la Fondazione antiusura di Potenza. Un altro articolo invece è dedicato alla condanna definitiva di un usuraio di Ferrandina. Ci permettiamo con franchezza due domande e un appello di sostanza. Nel contrasto con l’illegalità è proprio così difficile procedere in maniera unitaria nel rispetto della pluralità e nel rifiuto dell’uniformità tenendo conto dei quattro gatti che sul territorio vi consacrano notoriamente l’esistenza in maniera olistica senza nessuna autoreferenzialità e mai sopra le righe? Circa la condanna dell’usuraio, non è il caso di rilevare che le sue vittime non si sono ritratte dalla denuncia e sono comparse in Tribunale, ma senza costituirsi parte civile contro il prevaricatore? Non è il caso di riconoscere che non pochi cittadini martellati da persone prevaricanti fino a morirne un poco giorno dopo giorno non vogliono denunciare o insistere su una denuncia? E perché, perché, perché?

Amiamo la legalità, ma non la idolatriamo. Siamo contro usura, racket e ogni genere di soperchieria, ma non ne abbiamo l’ossessione. Non abbiamo ragioni per trarre da ciò vantaggi economici né frivole gloriuzze. “I care”, tuttavia, sempre, con don Milani. Ci stanno a cuore meno i protocolli e i tribunali che non ci esaltano. Ci sta a cuore sua Maestà il cittadino che, onesto, deve essere libero da ogni condizionamento negativo. Cittadino fratello, sii fedele tu stesso alla tua dignità. Reggiti da te. Non contare troppo su di noi rumorosamente affaccendati per la tua tutela. Perdona a noi tutti che pretendiamo di soccorrerti.

Matera 07-06-2021

Basilio Gavazzeni

Presidente Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla”

Angelo Festa

Presidente Associazione Antiracket e Antiusura “Famiglia e Sussidiarietà”

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