Cronaca

Vaiolo delle scimmie trasmesso da un uomo a un cane, è il primo caso noto al mondo

Da mesi il virus monkeypox è entrato in circolazione, toccando migliaia di persone in tutto il mondo. Finora aveva riguardato soprattutto uomini e in particolare, uomini che hanno relazioni con altri uomini. Poi è stato registrato il primo caso di trasmissione uomo-cane. È successo a Parigi, nella casa di un 27enne e di un 44enne che convivono e hanno una relazione non esclusiva. I due hanno entrambi contratto il virus nel mese di giugno e affermato che il cane, un levriero italiano di quattro anni, ha spesso dormito con loro. In sostanza, non hanno preso alcuna misura per proteggere il proprio cane, dal momento in cui non erano disponibili informazioni su una possibile trasmissione come quella avvenuta nei 12 giorni seguenti. Tuttavia, lo hanno tenuto lontano da altri esseri umani e animali. Il levriero italiano, riportano i quotidiani francesi, presentava lesioni sulla pelle e nelle mucose, pustole sull’addome e una sottile ulcerazione anale. Il caso è stato analizzato in un rapporto apparso sulla rivista scientifica The Lancet. «Le nostre conclusioni dovrebbero suscitare dibattito sulla necessità di isolare gli animali domestici dagli individui risultati positivi al vaiolo delle scimmie. La nostra speranza è che vegano condotte indagini più approfondite sulle trasmissioni secondarie che toccano gli animali domestici». Un altro ricercatore, Jonathan Temte dell’Università del Wisconsin, interpellato da Newsweek, ha dichiarato che al momento «non sappiamo se la trasmissione uomo-cane rappresenti un rischio». Nel frattempo, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti Centers for Disease Control and Prevention ha pubblicato una lista di tutti gli animali che possono o potrebbero contrarre il vaiolo delle scimmie. Tra questi ci sono ad esempio cani, scoiattoli, scimmie, ricci e marmotte.

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