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Vania: venerdì 15 dicembre al TaTÀ di Taranto

Esseri umani per niente speciali, men che meno eroici, la loro è semplice umanità. Per “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e “Tra il dire e il fare” in ATS, venerdì 15 dicembre, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda al quartiere Tamburi, in scena “Vania”, da Cechov, ideazione e regia Stefano Cordella, ?drammaturgia collettiva, ?con Vanessa Korn, Francesca Gemma, Umberto Terruso, Fabio Zulli, costumi Stefania Coretti e Maria Barbara De Marco, disegno luci Marcello Falco, produzione Compagnia Òyes. Biglietto 10 euro, ridotto 7 euro (under 30 e over 65). Info: 099.4725780 – 366.3473430.
«Tutti, finché siamo giovani, cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent’anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant’anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare», scriveva Anton Cechov in una delle sue lettere.
La vicenda si svolge in un paesino di provincia e ruota attorno alla figura del Professore, tenuto in vita da un respiratore artificiale. Non vedremo mai il Professore, ma le tragicomiche conseguenze che la sua condizione produce sul resto della “famiglia”: la giovane moglie Elena, il fratello Ivan, la figlia Sonia, il Dottore. Come in “Zio Vanja” di Cechov anche questi personaggi sentono di non vivere la vita che vorrebbero. Ma la spinta al cambiamento deve fare i conti con la paura di invecchiare, le rigidità, i sensi di colpa, il timore di non essere all’altezza.

 

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