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Ventura a Bari per la presentazione della gara Italia-Francia

Ripartire dall’eredità di Antonio Conte. Ostenta sicurezza Gianpiero Ventura durante la presentazione della gara tra Italia e Francia, in programma l’1 settembre al ‘San Nicola’ di Bari, esordio sulla panchina azzurra per il tecnico genovese. ’Mister Libidine’ conosce bene la piazza di Bari, dato che ha guidato la formazione biancorossa per una stagione e mezzo, lanciando nel calcio che conta gente come Ranocchia e  Bonucci. “Ricordo bene i 60mila del ‘San Nicola’ quando allenavo qui, Bari ama il calcio e vive per il calcio. Ironia della sorte, anche Conte battezzò la sua prima sulla panchina della Nazionale a Bari, contro l’Olanda. “Quando Conte ha lasciato Bari è stata la mia fortuna. Quando Conte ha lasciato la Nazionale è stata la mia fortuna. Quando Conte lascerà il Chelsea, so già la mia strada”, ha ironizzato Ventura, commentando gli incroci di panchina con il tecnico salentino.
”Sono sicuro che ci sia la possibilità di fare buon calcio, ma ho bisogno di tempo, l’unica cosa che, purtroppo, manca. – ha detto Ventura – Ma sono fiducioso, perché quando analizziamo le cose, vedo grande partecipazione dei giocatori. Partiamo da una posizione privilegiata, mentre Conte ha dovuto costruire il grosso dell’organizzazione. Questo contesto di partenza mi fa sperare ad una ulteriore crescita”
Sul futuro della Nazionale, il ct è chiaro: “Alla fine del nostro biennio vorrei avere uno zoccolo duro di giovani dai 21 ai 23 anni. Abbiamo tanti giovani giocatori di valore, che dovrebbero giocare in Italia ed avere un percorso di avvicinamento e crescita a livello internazionale. Ma qui se toppi una gara vieni bruciato. Donnarumma? Ha disputato un torneo importantissimo. Se il campionato conferma questa strada, il futuro è suo. Ha qualità e personalità. Abbiamo solo tre giorni per preparare una partita. Devo imparare ad accelerare i tempi. Le scelte? Parto da una grande compattezza di gruppo e dalla disponibilità dei giocatori”.

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