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Vertenza GSE, la dura nota dei sindacati contro la UILM Brindisi

A seguito di un comunicato diffuso nella giornata del 23 gennaio 2018 dalla Segreteria Provinciale UILM di Brindisi le OO.SS. in intestazione intendono precisare quanto segue.
Gentilissima Segreteria UILM Brindisi spesso le Vostre interpretazioni personali e faziose devono necessariamente fare i conti con la realtà e con quelli che sono i documenti e i verbali ufficiali che le parti
producono. Per documenti e verbali ufficiali naturalmente non intendiamo i post su Facebook, gli sms
(intrisi di falsità) che inviate alle maestranze o ancora gli articoli che vengono pubblicati su giornalet
riprodot in cantina. Nel ricordarVi che noi siamo responsabili di ciò che asseriamo e non di quello che
comprendete siamo a significarVi che le scriventi OO.SS. già dal primo momento hanno espresso al tavolo la necessità di approfondire il piano illustrato sia dal punto di vista degli esuberi, sia dal punto di vista legale in quanto pieno di procedure giuridiche complesse e non ultimo un confronto con i lavoratori in assemblea alla quale non ci siamo mai sottrat quando invitati dalla RSU. Cogliamo nella Vostra missiva ai lavoratori un’incongruenza sostanziale: mentre da un lato sostenete che abbiamo avallato il piano industriale dell’azienda dall’altro sostenete che abbiamo fatto scena muta, forse prima di scrivere dovreste collegare il cervello alla mano. Entrando nel merito dell’accaduto proviamo a ricostruire il percorso della vertenza:
 Il giorno 11 gennaio 2018 primo incontro in Regione con illustrazione da parte della DCM s.r.l. del progetto DRaGo. Le OO.SS. tutte, nessuna esclusa, accettano questa procedura irrituale considerando la Regione Puglia elemento di garanzia e di possibile aiuto allo sblocco della vertenza. In tale sede tutte le OO.SS. prendono atto di quanto illustrato e ognuna separatamente pone alla società e alla Regione Puglia dei quesiti, dei dubbi e delle perplessità. L’incontro viene riaggiornato per la necessità delle OO.SS. di approfondire i contenuti espressi e soprattutto di informare le maestranze con un’assemblea regolarmente indetta dalla RSU e alla quale le scriventi OO.SS. vengono formalmente invitate.
 Il giorno 12 gennaio 2018 assemblea con i lavoratori GSE alla presenza di tutte le sigle sindacali nella quale si prende atto della volontà dei lavoratori di rigettare il progetto DRaGo.
 Il giorno 15 gennaio 2018 si tiene il secondo incontro in Regione dove la RSU unica titolata a farlo espone il mandato avuto dall’assemblea. La Regione Puglia prende atto delle volontà e si riserva di redigere un verbale di mancato accordo nelle 24 ore successive nella speranza di addivenire ad un accordo.
 Il giorno 16 la RSU convoca una nuova assemblea, dove non invita le scriventi (che però presidiano lo Stabilimento della GSE fuori dai cancelli a disposizione delle maestranze) e dove in “piena democrazia” con un’alzata di mano e non con un referendum segreto la RSU riceve mandato a interrompere le trattative e respingere definitivamente il piano DRaGo. Il tutto viene notificato con una missiva alla curatela che provvede a renderlo noto a tut i sogget coinvolti.
Le scriventi FIM-FIOM-FISMIC-UGL consci che tale decisione avrebbe provocato il licenziamento immediato di tutte le maestranze raggiungono l’A.D. Vincenzo Starace che nel frattempo aveva già comunicato al fondo l’esito negativo della trattativa e lo costringono a ritornare a trattare trovando una soluzione tesa a salvaguardare tut i livelli occupazionali. Strappata un’intesa di massima FIM-FIOM-FISMIC-UGL chiedono un incontro urgente alla Regione Puglia alla luce delle mutate condizioni e con fatica riescono a convincere il Presidente della Task Force della necessità di indire ad ore un incontro per evitare un destino già segnato:LICENZIAMENTO PER TUTTI I LAVORATORI.
 Il giorno 17 si torna in Regione e la RSU supportata da tutte le Segreterie Sindacali …..e non sola contro tutti…..sigla l’accordo, questa volta senza passare dall’assemblea o meglio lo fa solo in modo informativo dopo aver già sottoscritto verbale sottraendosi al volere del ……….tempio della
democrazia sindacale.
Lasciamo all’intelligenza dei lavoratori fare le proprie considerazioni tenendo a precisare che quanto sopra descritto è ampiamente dimostrabile con documenti ufficiali. Non siamo avvezzi a salire sul carro dei vincitori quando non ci compete, ma allo stesso modo pretendiamo che ci venga dato atto di ciò che concompetenza e responsabilità produciamo partendo del presupposto che si tratta di un’azienda fallita e di certo non ci è arrivata col nostro aiuto in quanto vigeva un regime di monopolio sindacale dove era
consuetudine raccontare belle bugie più che brutte verità.


FIM-FIOM-FISMIC-UGL

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