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Vertenza Sud-Est, tavolo tecnico a Bari

Si è tenuta ieri, a Bari, una riunione con l’assessore regionale alla mobilità Giovanni Giannini, i rappresentanti sindacali e regionali, per discutere della questione dei lavoratori della Sud Est, ferrovie ed autolinee. Il caso dell’azienda di trasporto, infatti, è sempre più delicato, non solo per i disservizi ed i disagi all’utenza, ma anche sotto il profilo sindacale, poiché i dipendenti lamentano il mancato pagamento delle mensilità.
“L’assessore e l’azienda si sono impegnati ad attivarsi presso il Ministero, per poter pagare al più presto gli stipendi”, ha affermato il segretario generale della Fit Cisl Franco Tursi. Bruno Calò, segretario aziendale della Uil Trasporti, ha precisato che la Regione è in attesa che il Ministero le trasferisca i soldi. Il clima è abbastanza teso, e l’utenza è quasi sul piede di guerra. “È una situazione insostenibile, i passeggeri sono allo sbando. Parliamo di lavoratori, ma anche di studenti, anche minori. Le famiglie non possono mandare a scuola i propri figli con il timore che il bus prenda fuoco, oppure non ci sia o si fermi in mezzo alla campagna”, si legge nella nota.
Il presidente dell’Adoc, Domenico Votano, è preoccupato per la grave situazione in cui versano le autolinee della Sud Est. “Il mio telefono squilla in continuazione, e dall’altro capo della cornetta ci sono utenti su tutte le furie o in forte agitazione per i disagi che sono costretti a sopportare. Non è bello per chi paga il biglietto e soprattutto per chi è abbonato. Avverto e comprendo tutta la loro frustrazione quando mi dicono di aver chiamato il centralino dell’azienda per avere informazioni, ma di esserne rimasti privi, visto che al telefono non risponde mai nessuno. Un mezzo che prende fuoco è un fatto gravissimo. Mi chiedo come una cosa del genere possa accadere. I controlli vengono eseguiti prima della partenza dei bus? Sono sicuro che questi episodi non siano sfuggiti alla magistratura, perché siamo di fronte a fatti gravissimi sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori, dei passeggeri e della incolumità pubblica”.

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