BasilicataBasilicataCronaca

Vicenda marò, una figuraccia internazionale

Una figuraccia, un’umiliazione. E’ l’ultimo regalo del Governo dei Professori (verrebbe da dire, e meno male che erano Prof…) alla nazione italiana. Ci riferiamo naturalmente al caso dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, rispediti dal governo dei tecnici in India.

Una vicenda che sin dal principio si è manifestata in tutta la sua assurdità: la presenza di due militari a bordo di una nave civile senza le necessarie precauzioni, la fantomatica uccisione di due pescatori indiani in una zona altamente critica per la presenza di pirati, il ritorno in porto e l’arresto dei Marò.

Da quel momento in poi si è assistito all’assoluta e imbarazzante assenza del ministero degli esteri e della nostra diplomazia, troppo morbida nel chiedere all’India il rispetto del diritto internazionale e, quindi, il ritorno in Italia per i nostri militari.

Ma nell’ultima settimana la vicenda ha assunto caratteri tragici, paragonabili al copione di una commedia di pessima qualità, ma le cui conseguenze sono vissute sulla spalle di due servitori dello Stato e delle loro famiglie; prima l’annuncio, in pompa magna dopo mesi di silenzio, della volontà di non riconsegnare i marò alle autorità indiane, dopo il permesso concesso ai militari per esercitare legittimamente il loro sacrosanto diritto di voto. Poi, solo qualche giorno dopo, il vergognoso dietrofront del Consiglio dei Ministri e la partenza di Latorre e Girone per l’India dopo ore di estenuanti trattative, tra il terrore delle famiglie.

In mezzo, il diktat dell’India e il seguente stop al nostro Ambasciatore, in barba ad ogni convenzione internazionale: ci viene da pensare, a questo punto, che sulla pelle dei marò si sia giocata una partita che riguardava altri interessi tra Italia e India. Troviamo vergognoso l’epiligo, lo scambio di accuse tra i rappresentanti del Governo, l’incapacità manifesta del Ministro degli Esteri Terzi, il quale speriamo abbia almeno il buon senso di dimettersi, le presunte garanzie ricevute dal governo indiano (che in queste ore già vengono smentite). Monti e i suoi si vantavano di aver ridato credibilità internazionale alla nostra nazione: hanno “fatto gli indiani” con gli indiani, e abbandonano al loro destino due rappresentanti dello Stato Italiano.

Ai nostri marò, invece, va tutto il nostro sostegno e, per quello che può valere, la nostra vicinanza umana: speriamo di rivederli a casa, presto. Nel frattempo, li ringraziamo: sono gli unici, in una vicenda grottesca, a mantenere alto l’onore e la rispettabilità della nostra nazione.

Canio Sinisi – Giovani Fratelli d’Italia Basilicata

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *