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Vietate le cure staminali al piccolo Daniele Tortorelli

Altri 1000 chilometri inutili, altra speranza vana. La famiglia di Daniele Tortorelli vive una situazione al limite della tragedia: la vita del piccolo Daniele è sempre più in pericolo. Lunedì scorso 5 maggio è stata vietata agli ‘Spedali Civili di Brescia’ la possibilità di somministrare la terapia che potrebbe tenere in vita il piccolo Daniele, affetto della malattia rara di Niemann-pick tipo A. E così Anna, la madre del piccolo Daniele, ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin e al Presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni: “Egregi signori e signore, ieri a Brescia presso gli Spedali Civili si è consolidata per mio figlio Daniele affetto da malattia rara di Niemann-pick tipo A, una nuova prospettiva: la Eutanasia passiva, dovuta alla interruzione volontaria dei medici, che altresì per due anni hanno invece praticato le infusioni di cellule staminali adulte con la metodica Stamina sul mio bambino, portandolo alla sopravvivenza dei 7 anni, unico al mondo ad arrivare a questa età. Grazie soprattutto alla sig.ra Lorenzin che da sempre ha attaccato la nostra unica speranza di terapia con staminali .Grazie al sig.Renzi che tanto bene vuole ai bambini, forse solo quelli di sana e robusta costituzione. Grazie al sig. Maroni che in una struttura sanitaria di eccellenza europea come gli Spedali Civili di Brescia ha permesso di farci buttare fuori dal sig. Belleri, comunicando più volte che le terapie (per noi di sopravvivenza) con le staminali erano ormai terminate , grazie a medici che per due anni hanno egregiamente fatto le infusioni al piccolo Daniele portandogli solo benefici e conquiste di migliorie certificate. Sempre grazie a questi medici ed alla direzione generale che sta appoggiando questo loro comportamento di rifiuto nella prosecuzione della attività sanitaria, che il mio Daniele in questi ultimi 14 mesi di interruzione della terapia ha intrapreso la strada in discesa della malattia portandolo ad una drastica riduzione delle piastrine ed altri valori ematici settimana per settimana, come hanno potuto constatare i medici del pronto soccorso pediatrico di Brescia nella giornata del 5 maggio u.s. convalidando la situazione con un nuovo prelievo da loro effettuato e confermato il peggioramento ulteriore, dimettendo al seguito il bambino. A nulla è valso l’avere in mano un provvedimento del giudice di Matera dove si intima gli Spedali Civili la “immediata prosecuzione senza alcun indugio in favore del piccolo Daniele Tortorelli del trattamento con cellule staminali secondo la metodica Stamina, avendo ottenuto con la sospensione della terapia un drastico peggioramento clinico.”
La lettera termina con un Post Scrittum abbastanza duro:”Non contattatemi, se non per portare Daniele a continuare la sopravvivenza con le infusioni”. Lo scorso 17 agosto 2013, il Pd, a firma Roberto Speranza, asseriva con convinzione quasi assoluta:” Non ci sono soluzioni alternative, c`è la legge e ci sono i regolamenti che vanno applicati e rispettati, e noi faremo del tutto affinché questo avvenga. Noi dobbiamo rispettare i tempi formalmente previsti, stando all`osservanza rigorosa di ogni regola e procedura”.

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