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Vinitaly, Di Gioia su bilancio manifestazione

“Un bilancio più che positivo per questa 52esima edizione del Vinitaly: la Puglia riconferma un ruolo da protagonista nel panorama vitivinicolo nazionale. Una crescita importante del numero di aziende di settore dal 2012 al 2017, come ci conferma Unioncamere Puglia, più investimenti in innovazione e promozione e un incremento dell’export pari a 20% nell’ultimo anno, secondo alcune stime”. Lo ha detto l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, nell’ultima giornata della più importante esposizione fieristica dedicata al vino e ai distillati di Verona, Vinitaly.
“Ci siamo presentati in occasione di un evento internazionale, che attira circa 130 mila visitatori provenienti da tutto il mondo, con una qualità e varietà riconosciuta da esperti e winelovers. Circa un terzo delle nostre aziende vitivinicole ha partecipato al Vinitaly, vetrina di punta per dare maggiori opportunità ai propri prodotti di essere venduti su mercati nazionali ed esteri. Questa presenza forte e consolidata è stata apprezzata dai tantissimi buyers che hanno affollato gli oltre 150 stand pugliesi, presenti, in parte, anche con il sostegno di risorse regionali e del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. La Puglia ha grandi aspettative nel vitivinicolo, settore trainante per la nostra agricoltura sia per produzione lorda vendibile realizzata sia per il valore simbolico che il vino ha. Perché capace di attrarre sapientemente una tipologia di turismo legato all’agroalimentare, ai luoghi ove il vino stesso viene prodotto come pretesti per visitare in lungo e in largo i territori diversificati della nostra regione. Un modello vincente da seguire, anche per altri comparti come quello dell’olio. Un bilancio, dunque, positivo, al netto di una verifica puntuale di ciò che sarà la quantità di uva prodotta del 2017, ove il fattore climatico ha inciso pesantemente non solo in Puglia. Si prevede un leggero calo produttivo ma che non ha affatto leso la qualità delle produzioni”.

“Abbiamo un grande appeal all’estero con vini oramai di fama mondiale, come il Primitivo, il Nero di Troia o il Negramaro, da cui si originano anche rosati che oramai sono diventati un brand e che piacciono tanto anche fuori confine nazionale e con grandi potenzialità di sviluppo futuro”. “La nostra regione – prosegue di Gioia – vive grandi movimenti turistici, ambita per mare e paesaggi mozzafiato, ma anche per una enogastronomia che soddisfa i palati di tutto il mondo. I nostri produttori con lungimiranza e impegno hanno saputo investire in questa direzione, facendo diventare, anche con il supporto di politiche regionali mirate e misure legate alla diversificazione agricola, i luoghi di produzioni mete turistiche privilegiate. Come le stesse cantine che hanno aperto le porte a una tipologia di turismo sul quale come Regione stiamo investendo, legato alla terra e al buon vivere”.
“Una quattro giorni intensa qui a Verona – sottolinea l’assessore – come occasione non solo espositiva, ma di approfondimento di tematiche legate alla valorizzazione del settore vitivinicolo. Tanti i momenti di
confronto, come quello sui Consorzi di tutela delle produzioni certificate da marchi di provenienza e tracciabilità. C’è necessità di aggregare l’offerta per essere competitivi, presentando un prodotto di assoluta qualità. Abbiamo, altresì, presentato, in collaborazione con associazioni di settore e non solo, eventi legati al vino che intersecano una serie di peculiarità della nostra terra: l’arte, la storia, le tradizioni, artigianato”

“Abbiamo avuto occasione di incontrare i nostri produttori per capire le esigenze e i bisogni per migliorare la strategia di sviluppo regionale, calibrando al meglio le risorse a disposizione e semplificando la burocrazia. Abbiamo il dovere come Regione, e con la collaborazione di Unioncamere, di supportare di più e meglio le nostre imprese in attività di promozione e valorizzazione, dando loro quanta più visibilità e consentendo di presentare al meglio la propria offerta, al fine intercettare fette di mercato sempre più importanti”.

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