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Viti e Pittella, presto prima informazione sul polo del salotto

“Entro la prima decade di settembre verra’ resa a Matera ai rappresentanti delle forze sociali e ai responsabili delle organizzazioni imprenditoriali un’informativa sullo stato della istruttoria intorno alla vicenda del “Polo murgiano” che, secondo le intese sottoscritte a Roma fra Ministero dello Sviluppo Economico (Sottosegretario De Vincenti) e Regioni Basilicata e Puglia (Viti e Capone) – rendono noto gli Assessorati regionali al Lavoro e alle Attività produttive – dovrebbe trovare a Roma a fine settembre una prima concreta verifica operativa. All’incontro materano parteciperà il Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, titolare dell’area della incentivazioni agli investimenti, Dott.Sappino, insieme con gli esponenti delle due Regioni.

La determinazione di effettuare un punto intermedio in una vertenza che ha ripreso vigore soprattutto per l’impegno delle due regioni anche sulla spinta delle forze sociali, imprenditoriali e delle Istituzioni locali è stata comunicata ai responsabili del Distretto del Mobile imbottito guidati dal dott. Di Maggio che hanno incontrato a Potenza gli Assessori Viti e Pittella”.

“Si sta procedendo in un lavoro meticoloso di ricognizione dello stato di fatto e delle istanze di riconversione che si registrano nell’area nonchè delle nuove manifestazioni d’interesse già annunciate alla Regione Basilicata e per le quali gli uffici regionali stanno sollecitando riscontri concreti. Una particolare attenzione viene riservata inoltre al progetto di “Scuola del design” che è stato candidato dal Distretto”, dichiarano i due esponenti della Giunta regionale.

“L’azione che viene indirizzata all’area murgiana – sottolineano – è strettamente collegata a quella in preparazione per la Valle del Basento e che viene coordinata dal Presidente De Filippo, che si porrà l’obiettivo, raccogliendo intorno al tavolo tutti gli attori istituzionali, funzionali e operativi, di ripensare le scelte complessive, gli interventi, gli investimenti e i profili di un rilancio realistico di un’area che ha visto nascere e deperire il ciclo della chimica ”storica”, e che deve aprirsi a investimenti industriali di nuova generazione”.

 

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