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Volturino, gli impianti di sci sono fermi. Nonostante gli oltre 50 cm di neve caduta sinora

“Sul Volturino, in territorio di Marsicovetere, nonostante gli oltre 50 cm di neve, gli impianti sono ancora fermi per incuria negligenza e totale abbandono da parte dell’Amministrazione Comunale”. A segnalarlo è il presidente del Csail-Indignati Lucani, Filippo Massaro, che aggiunge: “la fune dell’impianto di risalita, sostituita da qualche anno con il costo di 400 mila euro, l’estate scorsa è stata tranciata da vandali. Proprio come era già accaduto per le attrezzature di cucina, i mobili, gli infissi dell’albergo-rifugio sempre al Volturino in parte rubati e in parte distrutti. L’assessore al Turismo del Comune di Marsicovetere Giovanni Vita è responsabile anche per la ‘discutibile’ gestione, l’estate scorsa, a parte la denuncia degli atti vandalici, aveva espresso l’impegno a risolvere il problema della fune per consentire l’apertura degli impianti per la stagione invernale-sciistica. Così non è stato, con l’attenuante che nei mesi scorsi mancava la neve, e adesso, che da giorni ce n’è a sufficienza per sciare, manca la fune. La verità è che – continua Massaro – il turismo non è più il motivo economico in Val d’Agri dove tutto ruota solo intorno al ‘bluff-petrolio’. Si preferisce pensare ai pozzi perché più pozzi ci sono e più royalties possono arrivare, mentre si abbandonano l’impianto di seggiovia lungo circa 1200 metri e la pista che ha inizio dalla vetta del monte Volturino (1836m), si snoda lungo le pendici della montagna contornata da boschi e ruscelli, sino a raggiungere il traguardo posto 450 metri più in basso, per un totale di circa 2600 metri.

Dunque – continua Filippo Massaro – siamo ancora una volta di fronte ad un esempio di vergognoso sperpero di denaro pubblico. Continuiamo a chiederci: quali provvedimenti e quali rimedi intendono assumere la cosiddetta Area Programma della Val d’Agri, la Provincia di Potenza, la Regione? E ancora perché il famoso ‘itinerario delle nevi’, progetto rivolto a tutte le località di ‘turismo bianco’, quindi oltre al Volturino, Lagonegro e Lauria, Viggiano e Sellata-Pierfaone, per il quale sono stati investiti dagli anni novanta ad oggi decine di milioni di euro, si è ridotto quest’anno ad un misero sito web www.sciareinbasilicata.it ? Perché si preferisce far tornare a casa flussi turistici che pure in questi giorni si sono avventurati per raggiungere Marsicovetere e la Val d’Agri?

Se si vuole realizzare veramente una svolta nella promozione e nella gestione di impianti e strutture del turismo invernale – è la proposta del Csail-Massaro – diventa necessario istituire un organismo snello ma efficace che si occupi solo di questo, vale a dire un comitato formato già da operatori dipendenti di enti (Regione, Provincia di Potenza, Comuni interessati, Apt) senza quindi prevedere nuove spese, con l’obiettivo di sovrintendere e coordinare ogni azione per la stagione invernale. Un organismo che dovrebbe inoltre chiedere conto ai soggetti gestori dei PIT e dei Leader e all’Apt su come hanno impiegato una montagna di denaro comunitario e regionale a disposizione del turismo”.

 

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