CronacaPuglia

WWF Puglia denuncia a Taranto una mattanza di lepri

Centinaia di lepri allevate e destinate al massacro: un destino crudele, quello che toccherà a circa 1000 esemplari che verranno immessi in natura nella provincia di Taranto tra oggi e domani. A peggiorare il quadro, le condizioni atmosferiche che, secondo il WWF Puglia, potrebbero compromettere la sopravvivenza degli animali. Il WWF, nella persona del suo presidente pugliese, Antonio De Feo, ha inviato una lettera al presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, e al presidente dell’Ambito Territoriale di caccia, Piero Bitetti, nella quale chiede di sospendere l’operazione effettuata “a soli fini venatori” e “inopportuna anche dal punto di vista economico e finanziario” (una spesa che ammonta a 180mila euro).

“Questa strage – si legge nella nota – è annunciata dalle delibere che il Comitato Tecnico di Gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia (Atc) di Taranto, ha approvato ai sensi della legge regionale 27/98 e dal piano di immissione, che individua con precisione chirurgica le zone destinate al ‘ripopolamento’ ed il numero dei capi, per una spesa di 180mila euro. In nome della legge, sono stati spesi regolarmente centinaia di migliaia di euro per immolare tanti esseri che dovrebbero ripopolare il territorio”.

De Feo, poi, ha chiosato: “Siamo sconcertati dalla decisione assunta dal WWF Taranto che, in dispregio ad ogni aspettativa di buonsenso, ha deciso di effettuare un’operazione ambientalmente insostenibile ed economicamente opinabile. Ci sono tante altre tipologie di interventi per migliorare l’ambiente, per il mantenimento dello sviluppo naturale delle popolazioni di fauna selvatica. Oggi invece siamo costretti a denunciare ulteriori ricadute ambientali negative sul territorio provinciale a causa della immissione di lepri allevate, destinate a morte sicura in quanto rischiano di essere immessi in aree inospitali in condizioni meteorologicamente proibitive”

 

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