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Zes Jonica, De Salvo (Confapi) e Montemurro (Cna) chiedono alla Regione Basilicata di istituire un tavolo istituzionale di concertazione

I presidenti di Confapi Matera e Cna Matera, Massimo De Salvo e Leonardo Montemurro, plaudono alla firma del decreto che istituisce la ZES Jonica, considerata una grande opportunità per le imprese e un importante fattore di attrazione di nuovi investimenti nelle aree industriali. Il lavoro fatto dal Governo e dalle Regioni, con il fattivo contributo delle associazioni imprenditoriali e con l’Autorità portuale di Taranto, sta finalmente per arrivare a compimento. Adesso Confapi e CNA chiedono alla Regione Basilicata di istituire un tavolo istituzionale di concertazione, aperto alle parti sociali – associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori – per consentire loro una partecipazione attiva alla definizione delle misure incentivanti per le imprese. Il coinvolgimento delle parti interessate – precisano i presidenti De Salvo e Montemurro – è fondamentale per dare voce alle esigenze e all’opinione di coloro che sono direttamente interessati negli investimenti all’interno della ZES. Detassazione e semplificazione amministrativa sono alcuni dei vantaggi localizzativi per le imprese; tuttavia Confapi a CNA auspicano che ci siano anche altre utilità per gli investitori e per le aziende preesistenti, come per esempio un adeguato sistema infrastrutturale della mobilità, da sempre carente nelle nostre aree industriali. È auspicabile, infatti, che le agevolazioni della ZES siano accompagnate da adeguati investimenti infrastrutturali, soprattutto viari e ferroviari, necessari per dare maggiore competitività alle imprese. Dobbiamo rendere il territorio più appetibile per attrarre nuove imprese, ma dobbiamo anche e soprattutto sostenere le imprese esistenti creando un habitat favorevole all’intrapresa economica e agevolando il lavoro dell’imprenditore, che spesso deve distrarre forze, risorse e tempo per soddisfare le esigenze di una burocrazia sempre più invadente e di un Fisco, anche locale, sempre più esoso. Non dimentichiamo che gli imprenditori locali sono quelli che dimostrano ogni giorno attaccamento al territorio e legami solidi con i dipendenti, vera risorsa aziendale. Infine – concludono i presidenti De Salvo e Montemurro – nelle misure di defiscalizzazione occorre prevedere alcuni accorgimenti per evitare che le aziende provenienti da fuori regione abbandonino il territorio dopo un certo periodo di tempo, esauritasi la leva fiscale. La ZES Jonica durerà 7 anni più un’eventuale proroga di altri 7; ma il nostro territorio ha bisogno di garanzie più a lungo termine. In ogni caso, la Zona Economica Speciale, oltre ad attrarre nuove aziende sarà utile anche per stimolare ulteriori investimenti delle imprese locali già insediate nelle aree interessate. Inoltre, s iamo convinti che anche le imprese delle zone escluse dai 1061 ettari del versante lucano potranno beneficiare dell’attrazione di aziende industriali che inevitabilmente si serviranno di esse.

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