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Ue. Bordo (Pd): “Dall’Italia scossa per Europa diversa, più vicina alla gente”

“Il nostro blocco al progetto di revisione del bilancio pluriennale europeo è il tentativo di scuotere finalmente l’Ue perchè riteniamo che non ci sia la piena consapevolezza relativamente alle emergenze che vive il nostro Continente e in particolare l’Italia. L’immigrazione prima di tutto e poi la mancanza di occupazione dei giovani. Noi abbiamo chiesto che ci siano più risorse per queste due emergenze atteso che non possono essere caricate solo sul nostro Paese”. Lo ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, nel corso di un’intervista a ‘Radio Radicale’.
E contro chi bolla il ‘no’ dell’Italia al bilancio europeo come mossa elettorale Bordo dice: “Chi da’ una lettura di questo genere è assolutamente in malafede. Non è da oggi, perchè siamo in campagna elettorale per il referendum, che poniamo il tema dell’immigrazione come priorità per l’Ue. Purtroppo fino a questo momento Bruxelles non ha pensato di modificare a sufficienza la propria agenda. Noi non vogliamo che si torni indietro, non vogliamo la fine dell’Ue. Vogliamo un’Europa diversa. Abbiamo fatto le riforme, stiamo chiedendo ai cittadini di votare per una riforma costituzionale che è importante anche per rendere più moderno il nostro Paese nel rapporto con l’Ue. Il quadro mondiale è cambiato come dimostrano, tra l’altro, la Brexit e l’elezione di Donald Trump e l’Ue deve capire che abbiamo bisogno di segnali che siano in controtendenza rispetto a tutto quello che è stato il passato pena la fine dell’Unione europea come è stata concepita dai padri fondatori”.

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