CronacaPuglia

Chiesto il rinvio a giudizio a Nichi Vendola per abuso d’ufficio

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e per l’ex dg della Asl Bari Lea Cosentino, nota anche con il soprannome di ‘Lady Asl’, perché implicata in diverse inchieste sulla gestione della sanità pugliese e per i suoi rapporti assai stretti con l’immancabile Gianpi Tarantini, l’ex re delle protesi. Per i due l’accusa è di concorso in abuso di ufficio, in relazione al concorso da primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo di Bari vinto dal prof. Paolo Sardelli. Secondo l’accusa, infatti, il governatore pugliese avrebbe istigato la Cosentino affinchè riaprisse i termini del concorso per l’incarico di direttore medico della struttura barese, a vantaggio di Sardelli. Quest’ultimo, che nel 2007 ha compiuto a Foggia, con l’ausilio di un primario di Barcellona, il primo trapianto da cadavere, partecipò nel 2009 al concorso, vincendo. Quindi, per l’accusa, ci sono tutti gli estremi dell’abuso d’ufficio.

Gran parte del lavoro degli inquirenti si basa sulle dichiarazioni di Cosentino, che ha riferito ai magistrati quanto le avrebbe detto Vendola all’epoca dei fatti, riferendosi alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande del concorso per l’ospedale San Paolo: “Non ti preoccupare di questa cosa! Ti copro io!”.

L’udienza preliminare, al termine della quale si deciderà sulle due richieste, è fissata per il 27 settembre prossimo dinanzi al gup del Tribunale di Bari Susanna de Felice. Vendola, dopo aver ricevuto la notifica della fissazione dell’udienza preliminare, si è detto molto sereno: “Posso solo dire che finalmente tiro un sospiro di sollievo, perché ho la possibilità di spiegare, dinanzi al giudice, la correttezza dei miei comportamenti”.

 

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