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Colobraro (Mt): A “quel paese” un sogno da record

I sogni sono ancora più belli quando si realizzano. E per il settimo anno a Colobraro “Il sogno  di una notte a quel paese” si conferma una splendida realtà. Appena conclusa l’edizione 2017 del viaggio tra “Magico e Fantastico”, per il sindaco Andrea Bernardo- a cui va il merito di aver creduto in un’impresa per molti impossibile-  è tempo di bilanci. Il percorso teatralizzato, scritto e diretto da Giuseppe Ranoia, è riuscito a superare sé stesso. Con oltre ventimila presenze,  il folto drappello di monachicchi, masciare, lupi mannari e morti parlanti che popola le vie del borgo durante la rappresentazione,  è riuscito a battere il record di visitatori  fatto registrare nella passata edizione, confermandosi il primo macroattrattore di Basilicata. “Merito di una organizzazione ormai collaudata – commenta soddisfatto Bernardo- Siamo felicissimi del riscontro che l’evento continua a riscuotere. Per noi si tratta di una riconferma che ci gratifica di tutti gli sforzi  compiuti da una squadra che si avvale del contributo di centinaia di persone” .  Accanto ai circa trenta figuranti (tutti attori non professionisti, fatta eccezione per Emanuele Asprella), infatti, lavorano altrettanti volontari, tra addetti alla sagra, al mercatino dell’artigianato locale e alle visite guidate al Palazzo delle Esposizione, dove è allestita la mostra fotografica “Con gli occhi della Memoria” di Franco Pinna, il fotografo che accompagnò De Martino nei suoi viaggi in Lucania, insieme alla mostra su “La Civiltà contadina” e “La casa contadina”.  Ma lungi dal cullarsi sugli allori il primo cittadino di Colobraro è già al lavoro per l’ottava edizione. “Il rinnovato interesse di antropologi e ricercatori nei confronti di Colobraro- spiega Andrea Bernardo- è uno stimolo a migliorare ulteriormente la nostra offerta culturale. Certo un primo e decisivo traguardo lo abbiamo già raggiunto: essere riusciti  a ribaltare con il percorso attraverso il “Magico e Fantastico”, l’immeritata nomea che faceva di Colobraro il paese della sfortuna. Una cattiva fama nata da una leggenda che ci siamo divertiti a raccontare con leggerezza e una buona dose di autoironia”. Una formula che ha attirato non solo un numero crescente di visitatori, ma anche l’attenzione dei media nazionali e internazionali. “Quest’anno- conferma Bernardo- accanto agli articoli sulla stampa nazionale, a cui eravamo in un certo qual modo abituati, si è aggiunta la piacevole visita delle telecamere del programma di Rai 1 “La vita in diretta” e di Rai Com, che trasmette all’estero. La sfida, adesso, è trasformare la curiosità momentanea per Colobraro  in un interesse vero e più duraturo per la ricca e straordinaria storia del nostro borgo, che non è solo certa mitologia alimentata dalle pagine di De Martino”.

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