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FIM CISL lancia l’SOS siderurgia

Il segretario nazionale FIM CISL Marco BENTIVOGLI questa mattina, ai microfoni di LaborTV lancia l’SOS della siderurgia Italiana. A Taranto – dice Bentivogli – bisogna centrare, come si fa in tutti i paesi moderni del mondo, l’obiettivo della sostenibilità ambientale, con quello della sostenibilità industriale e occupazionale. Su quest’ultimo punto – continua Bentivogli – Fiom e il Governatore Ventola omettono di rispondere alla domanda se tutto ciò va fatto sospendendo completamente la produzione o come sostiene la Fim attraverso un giusto equilibrio tra interventi di risanamento e lavoro.

Quanto sta accadendo all’Ilva di Taranto – sottolinea Bentivogli – che produce circa il 40% della produzione siderurgica italiana inevitabilmente avrà ripercussioni su tutta la siderurgia della nostro Paese. Sono iniziate questa mattina le assemblee di Fim e Uilm in un clima di forte preoccupazione, ma di grande partecipazione dei lavoratori. Anche a Genova e Novi Ligure la mobilitazione è alta. A Piombino Arcelor Mittal ha deciso di vendere la Magona e da due mesi è spento l’altoforno della Lucchini – azienda – in pesante dissesto finanziario. Domani – continua Bentivogli – proprio a Piombino vi sarà sciopero e corteo per le strade della città, mentre a Terni negli stabilimenti ThyssenKrupp passati a Outokumpu, dopo la conferma di quest’ultima di volere cedere l’AST ma di tenersi la società Tubificio e la BA2, i lavoratori sono entrati in sciopero con corteo, tutto ciò – afferma Bentivogli – grazie alla burocrazia dell’antitrust Ue, che nel verificare col bilancino le “posizioni dominanti e in Ue, favorirà le posizioni dominanti nel Mondo, regalando così ai colossi globali dei Bric la siderurgia italiana ed europea. Infine è confermata per il 29 ottobre una grande manifestazione per la situazione nel Sulcis a Roma.

Per tutte queste situazioni, chiediamo al Governo – conclude Bentivogli ai microfoni di LaborTV – un tavolo urgente sulla siderurgia e l’alluminio, vanno affrontate tutte le vertenze in corso, risolvendo in modo strutturale i deficit competitivi del Paese : energia e infrastrutture in primis. Il Governo inoltre mettere in campo anche un impegno forte per responsabilizzare le multinazionali che stanno facendo le valige dopo aver avuto tanto dal lavoro e dallo Stato Italiano.

Marco Bentivogli – Segretario Nazionale FIM Cisl

 

 

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