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Incidente ferroviario e riconoscimento vittime, Gorgoni e Dattoli riferiscono i dati ufficiali

E’ stato emesso questo pomeriggio l’ultimo bollettino medico di oggi riguardo l’incidente ferroviario di Andria-Corato avvenuto ieri. “Le operazioni di identificazione delle salme sono terminate”. Lo ha detto il prof. Francesco Introna, direttore dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Bari. “Abbiamo l’elenco nominativo dei soggetti identificati, che è stato già mandato al procuratore dott. Giannella. Abbiamo 23 morti. I numeri che sono circolati nottetempo sono errati. 23 sono i defunti che sono giunti alla Medicina legale. Di questi 23, 22 sono stati identificati e denunciati come scomparsi dalle famiglie. Ci rimane una salma di sesso maschile che non trova nessuna denuncia, ma che è facilmente identificabile. Oggi pomeriggio e domani procederemo con gli accertamenti radiologici e poi con due-tre autopsie al massimo. Poi, andremo avanti con una Tac di tutte le salme e con ulteriori 2-3 indagini identificative aggiuntive. Le salme saranno rilasciate venerdì sera, i funerali avverranno da sabato. Tutte le salme identificate sono italiane. Anche il non identificato riteniamo sia italiano, di sesso maschile, 55-60 anni di età. Due delle salme infine appartengono a personale della Ferrotramviaria”.
“Per quel che riguarda i pazienti ricoverati – ha aggiunto Giovanni Gorgoni, direttore del dipartimento Politiche della Salute della Regione Puglia – sono stazionarie le condizioni di quelli (8) in prognosi riservata, che non sono in pericolo di vita. Dei pazienti ricoverati ad Andria, 4 saranno dimessi nei prossimi giorni. Per quel che riguarda il piccolo Samuele: il bambino è in buone condizioni, rimane la prognosi riservata più per prassi medico legale che per altro, per una febbricola legata alle infezioni da corpi estranei. Oggi Samuele compie 7 anni, non sa della nonna e sta con la madre, tenuto anche sotto osservazione dal punto di vista psicologico e neuropsichiatrico. 52 i feriti transitati nei pronto soccorso, di cui uno deceduto al pronto soccorso di Andria”.
“Siamo già in grado – ha spiegato Vitangelo Dattoli, direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Policlinico Consorziale” di Bari – di fare un consuntivo delle attività di supporto e accoglienza, per quanto riguarda l’assistenza psicologica e sanitaria in rete con la Protezione Civile, con la Regione, le Prefetture e l’autorità giudiziaria. Abbiamo avuto base nell’istituto di medicina legale, dove sono stati assistiti tutti i parenti delle vittime coinvolte. E’ stata affrontata tutta la problematica di carattere burocratico –amministrativa che in questi casi non è irrilevante. C’è una coda nei prossimi giorni per le attività medico-legali. Il Policlinico fino a venerdì assicurerà il completamento di tutte le attività. Ringrazio tutti coloro si sono impegnati nell’attività”.
Queste le dichiarazioni a margine del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “E’ un evento catastrofico che ha cambiato la vita di tutti noi e che cambierà la vita di tutto il paese. E’ evidente che questi fatti hanno richiamato l’attenzione di tutti noi su problematiche di grande rilevanza. L’insieme di interventi che sono stati sviluppati dalla Regione Puglia nelle sue branche: dalla Protezione civile al Policlinico, gli interventi presso il Pronto Soccorso di Andria, che è stato davvero strepitoso: nel giro di pochi minuti hanno dovuto gestire più di trenta interventi. Io sono arrivato sul posto 45-50 minuti dopo gli eventi e non c’era più neanche uno dei feriti. Erano stati tutti trasportati, con l’aiuto anche degli elicotteri della Basilicata che ringrazio ovviamente – con i nostri. L’insieme ha funzionato in una delle più gravi emergenze della storia della Regione in maniera assolutamente soddisfacente. L’identificazione delle salme, assolutamente non facile è stata realizzata in tempi da record con una sensibilità umana della quale ringrazio i prof. Introna e Dell’Erba e tutti i loro collaboratori. L’insieme della Regione Puglia ha reagito in modo positivo.
“Non ci accontenteremo di verità di facciata. Cercheremo la verità sosterremo il lavoro dell’autorità giudiziaria di Trani per capire fino in fondo cosa è accaduto per non lasciare alcun dubbio a nessuno. L’impegno lo ribadisco qui, in questo Istituto nel quale per molti anni ho collaborato con accademici e con l’apparato, una delle eccellenze italiane e della Regione. La conferenza stampa è stata autorizzata dall’Autorità giudiziaria che avrà il compito di comunicare anche i nomi delle vittime”.

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