Luca Cordero di Montezemolo in visita a Lecce

Messaggi chiari, quelli che ha espresso ieri Luca Cordero di Montezemolo a Lecce. Quasi un manifesto di programma, prima alle Officine Cantelmo, per parlare di giovani, futuro e lavoro, poi in Rettorato, per la tavola rotonda di presentazione del volume ‘In ricchezza e povertà’, del docente Giovanni Vecchi. Il presidente Ferrari e della fondazione Italia Futura ha toccato tanti temi durante la sua visita salentina.

Lecce. Parole di elogio per la città salentina: “Arrivando dall’estero, sono sicuro che si resterebbe storditi dalla bellezza e della potenzialità di Lecce e di tutto il Salento. Una realtà eccellente: vedo tanti giovani universitari, una realtà molto viva. Ma bisogna passare dalle parole ai fatti”.

La Puglia e il Sud. “sulla carta c’è tutto: mare, storia, cultura, territorio, industria, turismo”. Poi sul Mezzogiorno: “Bisogna guardare al futuro, non piangersi addosso e pensare al passato. Occorre puntare sul rapporto tra Università, impresa e banche”.

Le tasse. “Chi ha di più è giusto, è doveroso che dia di più. Chi è più ricco deve pagare più tasse. Tutto questo è giusto, ma solo a due condizioni: che sia lo Stato a fare il primo dei sacrifici, tagli privilegi e cose inutili, reperisca denaro per gli investimenti. E che lo Stato stesso dica chiaramente dove vanno a finire i soldi utilizzati per le tasse”.

I politici ‘trombati’: “Dobbiamo ribellarci quando troviamo nel Sud consigli d’amministrazione di società con soldi pubblici che servono solo a metterci dei politici ‘trombati’. Dobbiamo investire in industria e cultura, perché un paese moderno come il nostro che non mette al centro delle proprie priorità la scuola, la ricerca, è un Paese che non pensa al proprio futuro. Ho la sensazione che si avvicini la fine della seconda Repubblica, di continue tattiche, di volere che tutto cambi perché nulla cambi. Al centro di tutto, e lo dico soprattutto per i giovani, va messo il merito”.