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Materani, popolo d’inventori

Marchi e brevetti rappresentano  in provincia di  Matera un contributo significativo e diversificato  all’innovazione e alla voglia di ripresa, sostenuto dall’inventiva e dalla ricerca di accrescere immagine, produttività e competizione della propria impresa.
Un dato interessante viene dall’ Ufficio Marchi e Brevetti della Camera di commercio di Matera, dove la registrazione dei brevetti è passata dagli otto del 2009 ai 12 del 2010. Nella sezione brevetti industriali lo scorso anno ne sono stati depositati cinque ( macchina per saldatura a doppio piano rotante, sollevatori a grande alzata libera a visibilità migliorata, sistema di iniezione diretta di acqua di combustione di qualsiasi tipo di motori, perno tackle, procedura per la riduzione del tempo di pulizia  intraoperatoria per la catalizzazione delle micro.polveri e per la riduzione delle infezioni precoci e tardive), in quella “ornamentale” due ( decoro ornamentale e gruppi di disegni di carta e tovaglioli) e nella sezione “brevetti di utilità’’ altri cinque. Hanno riguardato un vaso da bagno con aspirazione aria dall’interno mediante fori e ventola aspirante, il sollevatore – discensore ruota di scorta di autocarri, autobus e automezzi in genere,, apparecchiature per facilitare il pagamento nelle aree pubbliche e private, un coprivaso da bagno igienizzante e fono assorbente e uno “spazza e vinci’’ che consente di evitare che la pellicola sbriciolate dei “gratta e vinci’’ finisca per terra. Il 2011 si è aperto all’insegna dei fiori con la registrazione di un brevetto “porta bouquet e piante’’. Lo scorso anno sono stati 55 i marchi depositati presso l’ufficio Marchi e Brevetti della Camera di commercio di Matera e già 6 dall’inizio dell’anno ad oggi. E’ il settore agroalimentare, seguito dal quello dei servizi a segnare , con maggiore vivacità, le registrazioni di loghi policromi,  Per le registrazioni occorre attivare alcune procedere ed effettuare versamenti contenuti, che danno diritto alla registrazione negli albi di settore e a tutelare le opere di ingegno.

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