CronacaPuglia

Partita la campagna contro la chiusura della Bridgestone a Bari

Una campagna istituzionale contro la chiusura dello stabilimento Bridgestone di Bari. È partita oggi l’attività di comunicazione internazionale lanciata dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dal sindaco di Bari Michele Emiliano, che hanno incontrato in Consiglio Regionale una delegazione dei lavoratori della Bridgestone, assieme al presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, all’assessore regionale al Lavoro Elena Gentile e a tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione dello stesso Consiglio regionale. La campagna è veicolata da una spilla con la scritta ‘Boycott Bridgestone’, assieme al manifesto con i simboli di Regione Puglia e Comune di Bari, con la frase ‘Harakiri is not a good Business’.

“Partiamo da oggi con i simboli di una campagna di boicottaggio, una prova d’orchestra di quello che vogliamo fare se la riunione del 14 dovesse rappresentare un nulla di fatto”, è stato il commento di Vendola, che, di fatto, ha dato il via all’iniziativa. Il governatore pugliese ha poi aggiunto: “Proviamo a reagire. La Bridgestone non è una fabbrica decotta e gli operai di Bari sono tra i migliori del mondo: noi produciamo pneumatici di grande qualità per le migliori case automobilistiche del mondo. Non si possono cancellare con un tratto di penna, cinquant’anni di straordinaria vicenda operaia e industriale. Noi intendiamo trasformare la vicenda della Bridgestone in un caso diplomatico-politico internazionale e pensiamo che il management giapponese debba riflettere attentamente”.

Anche il sindaco Emiliano non ha fatto mancare il suo appoggio, facendo appello a tutti anche attraverso i social network: “Chiudere la Bridgestone di Bari vuol dire attentare alla vita di mille famiglie e ‘suicidare’ una fabbrica in salute. Amici giapponesi, siete convinti di volervi assumere questa responsabilità?”

 

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