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Quattromila esuberi all’Ilva di Taranto

Sono 9.930 i dipendenti del Gruppo Ilva che la cordata Am InvestCo intende impiegare per il rilancio del gruppo siderurgico. La cifra è indicata in una lettera che la nuova proprietà ha inviato ai sindacati in vista dell’incontro di lunedì prossimo al Mise. Questo significa che gli esuberi saranno 4.000 circa. “Le suddette allocazioni – si legge nella lettera – sono soggette a leggeri aggiustamenti tenendo fermo il numero complessivo di 10.000 lavoratori”. Da lunedì parte la trattativa al ministero dello sviluppo con i sindacati. Nel dettaglio 7.600 sarebbero impiegati a Taranto, 900 a Genova, 700 a Novi ligure, 160 a Milano, 240 in altri siti. Per un totale di 9.600 addetti. Quanto alle controllate sono previsti 160 dipendenti in forze a Ism, 35 a Ilvaform, 90 Taranto Energia.
Inoltre sono previsti 45 dirigenti in funzione. Gli esuberi, come assicurato dal Governo, saranno impiegati nelle attività di ambientalizzazione del sito di Taranto gestito dall’Amministrazione straordinaria.

Ma i sindacati non ci stanno: il consiglio di fabbrica dell’Ilva di Taranto ha subito proclamato 24 ore di sciopero lunedì 9 ottobre per i lavoratori del siderurgico, dell’appalto e dell’indotto. Anche i lavoratori dell’Ilva di Novi Ligure aderiscono allo sciopero, con otto ore di astensione dal lavoro sui tre turni e picchetto davanti alla fabbrica.

 

Fonte: Ansa

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