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Sit-in degli allevatori a Japigia

‘Giusto prezzo per il giusto latte!’, ‘Di latte ce n’è uno solo: quello italiano’. Sono solo alcuni degli slogan della manifestazione che Coldiretti ha organizzato a Bari per dire no ai tagli dei prezzi del latte. Nell’occasione, ai consumatori è stato dimostrato come si munge una mucca, la ‘docile’ Prima, e qual è il procedimento per far ‘filare’ una mozzarella. Presenti anche gli alunni delle scuole di Japigia San Francesco e Don Orione, ai quali è stata offerta la ‘colazione del fattore’, a base di pane di Altamura DOP e ricotta di vero latte pugliese.
“In Puglia hanno chiuso circa 3.800 stalle, e tutt’ora ne sopravvivono con grande difficoltà appena 2.700”, hanno spiegato il presidente e il direttore di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele e Angelo Corsetti.
Cantele poi, ha aggiunto: “Il prezzo del latte alla produzione in Puglia è oggi ben al di sotto dei costi di produzione del latte stesso. I nostri allevamenti versano in una grave situazione, dovuta non solo alla crisi, ma anche e soprattutto a queste evidenti anomalie di mercato. L’industria ha deciso unilateralmente di tagliare i compensi per il latte alla stalla di oltre il 20% in meno rispetto allo scorso anno. A farne le spese gli allevatori e i consumatori ignari perché manca l’etichettatura dell’origine del latte che, fatta eccezione per il latte fresco e i formaggi DOP, consente d’importare latte e prodotti caseari dall’estero e trasformarli in prodotti «italiani» rendendo indistinto oltre il 40% della produzione nazionale”.
Dai dati Coldiretti, emerge che il prezzo del latte fresco moltiplica quattro volte nel passaggio dalla stalla allo scaffale, ma agli allevatori non rimangono neanche quei pochi centesimi necessari per dare da mangiare agli animali.

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