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Tiene banco in Puglia la rivalutazione annuale dei 150 vitalizi dei quali godono ex consiglieri o assessori regionali

Tommaso Bruno_Pensionati CISL TarantoSta giustamente tenendo banco sulla stampa pugliese, in questi giorni, l’ennesimo scandalo della rivalutazione annuale dei 150 vitalizi dei quali godono altrettanti ex consiglieri o assessori regionali della Puglia.

Succede cioè che, mentre tutti i pensionati italiani per i due anni passati hanno subito un blocco della perequazione delle loro pensioni al costo della vita, questi ex “rappresentanti del popolo”, avendo “vitalizi” e non pensioni, non solo non hanno perso niente, ma ancora oggi continuano ad avere una perequazione annuale tre volte più alta di quella dei pensionati.

Tanto per dare l’idea, un pensionato con 35 – 40 anni di lavoro e di contribuzione che ha una pensione di 1500 euro lorde mensili, ora che la perequazione è stata ripristinata, prenderà 18 euro al mese in più, mentre uno di questi signori anche se è stato consigliere o assessore per una sola legislatura,cioè massimo 5 anni, incassa ben 3.500 euro al mese di vitalizio ed avrà minimo 135 euro in più al mese. La maggior parte di loro però, avendo più di una legislatura avrà centinaia di euro al mese, che si aggiungeranno a vitalizi da capogiro.

E’ l’ennesimo scandalo della politica degenerata, che pensa solo a se stessa, che si è regalati i “vitalizi”, cioè super pensioni che sono superiori a quelle dei comuni mortali e che pagano i cittadini. Non contenti di questo, con grande furbizia, anni fa, in una legge regionale sui lavori pubblici che non c’entrava nulla con i vitalizi, inserirono una super rivalutazione annuale del 3,9%, cioè oltre tre volte in più di quella che mediamente tocca ai lavoratori in pensione.

Scandalo sullo scandalo, questa norma scadeva a dicembre 2013, e allora, con un semplice emendamento al bilancio regionale a fine anno, quella perequazione scandalosa è stata ripristinata, e questa volta a tempo indeterminato.

C’è veramente da chiedersi, come sia possibile, con tutto quello che sta avvenendo un Italia, che succedano ancora queste cose, che vi sia tanto menefreghismo e tanto cinismo. Compreso quello che ci vuole, insieme ad una notevole faccia tosta, nel decidere l’abolizione dei vitalizi, ma attenzione, solo a partire da coloro che saranno eletti nelle prossime elezioni regionali, non certo per quelli che ci sono oggi.

Possibile che nessuno di quei 60 che siedono tra i banchi di via Capruzzi a Bari, provi vergogna nel votare queste ingiustizie? Possibile che nessuno di questi signori senta in se stesso lo schifo di questi privilegi scandalosi, che la comunità pugliese è anche costretta a pagare con le tasse e i tagli alla sanità e ai servizi?

E’ verosimile che Vendola non ne sapesse nulla e lo scopra ora? No!

Basta! Uniamo le forze sane della Puglia , i lavoratori, i pensionati, le loro rappresentanze sindacali, le famiglie, l’imprenditoria sana e la Chiesa per esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra pressante richiesta di cambiamento. Subito!

Tommaso Bruno – Segretario Generale Pensionati CISL Taranto Brindisi

 

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