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Approvato testo per combattere la Xylella Fastidiosa

Per i sette anni successivi alle misure di contrasto per il contenimento della Xylella Fastidiosa, non sarà possibile cambiare la tipizzazione urbanistica dei terreni interessati né potranno essere rilasciati permessi di costruzione non compatibili con la precedente destinazione agricola. L’emendamento alla legge 41/2014, firmato da Sergio Blasi (Pd), è stato approvato ieri dal consiglio regionale ponendo così fine ad una lacerazione interna alla maggioranza che aveva sancito per due volte la bocciatura in commissione.
“Come ogni legge che punta ad affermare il valore della tutela ambientale e del paesaggio pugliese, anche questa ha trovato sulla sua strada molti oppositori in Consiglio regionale, ed ha dovuto patire un percorso tortuoso. – si legge nella nota dell’ente regionale – Ma possiamo finalmente esprimere soddisfazione e orgoglio, perché questo intervento ce lo avevano chiesto con delibere apposite i Comuni del Nord Salento a cui, come consiglio regionale, siamo riusciti a dare una risposta”.
Non sono mancate critiche dalla minoranza; il gruppo dei Conservatori e Riformisti ha parlato di “regolamento di conti all’interno della compagine di governo per preservare l’equilibrio all’interno del Pd, dove  è sempre più evidente una spaccatura che condiziona ogni provvedimento o legge che arriva in consiglio regionale, per non parlare del referendum del 17 aprile prossimo”.
Sul tema è intervenuto anche Andrea Caroppo, capogruppo di Forza Italia: “Quello varato oggi dalla sinistra in consiglio regionale è un provvedimento liberticida, anzi ‘tecnicamente’ comunista. Da 883 giorni, cioè da quando è nota l’epidemia di Xylella, la sinistra favorisce la diffusione del contagio che minaccia l’intera agricoltura mediterranea. Oggi ha stabilito pure che le vittime della sua colpevole inerzia, ovvero i pugliesi che dovessero subire l’infezione e l’eradicazione dei propri arbusti, non potranno ottenere per anni né permessi a costruire né soprattutto alcuna modifica della destinazione d’uso dei loro terreni. E’ una compressione senza precedenti della proprietà privata e della libertà di iniziativa economica dei pugliesi, libertà peraltro garantite da una Costituzione che evidentemente per la sinistra continua a valere a giorni alterni”.

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