Turismo

Airbnb e la battaglia degli affitti

Airbnb è un portale di annunci che permette a chi ha una abitazione o delle camere disponibili nella propria casa di darle in affitto ai viaggiatori. La community online è stata fondata nel 2008 a San Francisco e consente di trovare una sistemazione più economica del classico hotel, mentre dà la possibilità a chi ha un alloggio da offrire di guadagnare qualcosa. La community è frutto dell’idea di tre giovani studenti californiani, Joe Gebbia, Nathan Blecharczyk e Brian Chesky, che hanno inventato questa formula proprio per pagare il loro l’affitto. Sul portale si trovano anche sistemazioni originali e stravaganti, si può trovare dal castello alla casa sull’albero!

Come funziona Airbnb
Per chi sta cercando un luogo dove soggiornare bisogna innanzitutto iscriversi, dopodiché si possono inserire le proprie preferenze di ricerca, a partire naturalmente dalla città fino alle caratteristiche più specifiche che si vogliono trovare, come il WiFi, l’aria condizionata o il parcheggio. Una volta trovato il posto ideale, si può inviare una richiesta di prenotazione che deve essere poi confermata dal proprietario dell’appartamento. Un ruolo molto importante lo giocano in questo senso le recensioni, sia dell’appartamento che degli ospiti, infatti non è infrequente che le richieste di prenotazioni non vengano accettate se il potenziale visitatore non ha feedback positivi. Le comunicazioni tra gli utenti sono facilitate anche dalla community del sito che permette di confrontarsi e di dare e ricevere consigli molto utili per poter sfruttare al meglio le potenzialità di ogni casa. Airbnb è dunque anche un ottimo trampolino di lancio per affittare un immobile: per metterlo sul sito bisogna effettuare sempre la registrazione e poi pubblicare l’annuncio, fornendo quanti più dettagli possibili sullo spazio che si mette a disposizione, corredando con foto per dare un quadro quanto più preciso possibile a chi sta cercando un posto dove stare. Le tariffe sono a discrezione del proprietario, sebbene Airbnb dia dei suggerimenti in merito, e possono essere personalizzate in base al periodo o al numero di ospiti. Il costo dell’alloggio comprende, oltre al prezzo della sistemazione, la commissione riconosciuta al portale.

La formula innovativa di Airbnb ha preso piede anche in Italia e il suo successo ha messo in allerta il mondo degli alberghi che, indispettito dalla concorrenza “sleale”, ha richiesto un intervento del legislatore per quanto riguarda la tassazione. A questo proposito è stata introdotta una recente regolamentazione per gli affitti brevi con Airbnb ed altri siti analoghi che prevede il pagamento del 21% di cedolare secca. L’imposta sarà in vigore dal primo giugno 2017 e saranno gli stessi portali a fare da sostituto d’imposta.

Affittare immobili in estate con Airbnb

Airbnb è anche un’ottima opportunità per chi desidera affittare la propria casa durante il periodo estivo quando magari si è a propria volta in ferie: in un momento di crisi come quello che sta attraversando il patrimonio immobiliare italiano, Airbnb rappresenta la soluzione perfetta per guadagnare con gli affitti proponendo una sistemazione a prezzi accessibili. Inoltre, per renderla più appetibile ai viaggiatori, ci si può avvalere di negozi online per renderla più carina e accogliente. Per esempio l’Arredo Duzzle ha una vasta gamma di articoli design, sia per l’interno che per l’esterno ed è così in grado di dare qualcosa in più.

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