La senatrice Maria Antezza interviene sulle prossime elezioni comunali a Torino
“La manifestazione di simpatia e di sostegno a Piero Fassino, che nella giornata di domani unirà la comunità lucana di Torino, è un evento di straordinario valore politico e simbolico che invano si è cercato, da parte di qualcuno, di opacizzare con deplorevoli polemiche di retroguardia.
Torino è una città particolarmente amata dai lucani, sia da quelli che l’hanno eletta a seconda patria, sia da quanti, pur vivendo in Basilicata, hanno mantenuto rapporti stabili di iniziativa e di cooperazione con la realtà torinese.
Anche io, come altri, interverrò a questa giornata per un dovere di testimonianza nei riguardi di Piero Fassino, una personalità di primo piano della politica nazionale, un leader autentico che la politica l’ha concepita e praticata sempre come missione civile al servizio degli interessi collettivi, come disciplina rigorosa di dedizione e di lavoro, di lucidità e di generosità, di capacità e di competenza.
Sono le qualità che hanno fatto di Piero uno dei riferimenti politici e ideali più riconosciuti ed apprezzati dal popolo democratico e progressista del nostro Paese. Sono le qualità che oggi Piero mette al servizio della sua città, di una città che lo ha visto tra i grandi protagonisti della sua storia politica recente e che oggi chiama a raccolta tutte le sue energie per dare una successione degna ed autorevole ad un grande sindaco come Sergio Chiamparino.
Non a caso Piero ha voluto intitolare “Gran Torino” il progetto di rinascimento e di slancio che, a 150 anni dall’Unificazione del Paese, deve restituire appieno a Torino il suo rango di capitale dell’Italia industriale, di città europea in collegamento ed in competizione con le grandi città industriali dell’Occidente. La manifestazione dei lucani di Torino intende appunto significare che a questo progetto, a questa prospettiva, anche i lucani che hanno scelto Torino come la propria seconda patria vogliono assicurare il contributo della loro capacità e della loro passione”.
