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Manovra del Governo: Cisl e Uil di Taranto dal Prefetto

Nel quadro della mobilitazione di lavoratori e pensionati, diffusa su tutto il territorio nazionale e decisa da Cisl e Uil contro la Manovra Finanziaria del Governo, approvata già con voto di fiducia al Senato e in fase di discussione alla Camera, i Segretari Generali Daniela Fumarola (Cisl) e Giancarlo Turi (Uil) hanno incontrato ieri, 10 settembre 2011, il Prefetto di Taranto, Dott.ssa Carmala Pagàno cui hanno illustrato le ragioni di critica sindacale alla serie di provvedimenti ritenuti inaccettabili sul piano dell’equità sociale e discutibili circa la loro reale efficacia per ridurre il debito pubblico e per giungere al pareggio di bilancio entro il 2013.

Una Manovra approvata con voto di fiducia ma priva di dialogo, di condivisione istituzionale e sociale, di rigore ed equità, come viceversa sollecitato dal Presidente della Repubblica, penalizza le categorie sociali più deboli, sfiora appena i redditi alti e altissimi, non interviene sui grandi patrimoni mobiliari e immobiliari né sull’abbattimento dei cosiddetti costi della politica, non introduce la tassazione delle transazioni finanziarie finalizzata a creare un Fondo per lo sviluppo, determina effetti depressivi sull’economia nazionale, particolarmente nel Mezzogiorno dove la situazione economica, sociale e occupazionale è strutturalmente debilitata rispetto ad altre aree forti del Paese.

Non sono affatto casuali le recenti proiezioni della Banca Centrale Europea che ha rideterminato al ribasso e in pochissimi decimali la crescita economica dell’Italia nel restante 2011 e nel 2012, tra le più basse in Europa e indicativa della stagnazione in atto.

Cisl e Uil esprimono, inoltre, contrarietà all’anticipo dell’aumento dell’età pensionabile per le donne che lavorano nel settore privato, al depotenziamento del contributo di solidarietà sui redditi più alti, per l’avvenuto innalzamento (300 mila euro) del tetto da cui parte la tassazione aggiuntiva del 3% e per soli tre anni, alla totale assenza della tassazione dei patrimoni immobiliari, all’aumento l’Iva al 21%, sia pure limitata solo all’aliquota più alta che graverà sulla capacità di spesa dei redditi più bassi e senza che ci sia la contropartita della riduzione del carico fiscale su lavoratori e pensionati.

Cisl e Uil ritengono che la solidità dei conti pubblici debba essere in ogni caso accompagnata e rafforzata da misure per la crescita dell’economia nazionale, a partire dallo sblocco degli investimenti pubblici e privati per infrastrutture e reti energetiche, dalla modernizzazione della pubblica amministrazione, dal varo di misure concrete di privatizzazioni e liberalizzazioni per eliminare posizioni di rendita e restituire efficienza ai servizi, dal sostegno ai processi di ricerca e innovazione delle Imprese ed incentivi per l’occupazione.

Cisl e Uil fanno appello al Governo affinché si apra al dialogo con le Organizzazioni sindacali, recuperi e corregga sia pure a invarianza di saldo finale le penalizzazioni sociali presenti nella Manovra e si faccia carico delle istanze di lavoratori e pensionati e delle attese di futuro coltivate, legittimamente, le giovani generazioni.

Cisl – Uil – Taranto

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