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La lotta per l’Ospedale Unico arriva in Regione

E’ quanto annuncia il Consigliere regionale Francesco Mollica del Movimento per le Autonomie nel presentare al Presidente della Giunta regionale, all’Assessore alla sanità Martorano ed al Presidente della IV CCP, Vita, le 2500 firme raccolte sul territorio. I cittadini del Vulture Alto Bradano sono tornati a farsi sentire sulla questione sanità.

Dopo le battaglie condotte negli scorsi anni per la difesa dell’Ospedale di Venosa, rese del tutto vane ed annullate con un colpo di spugna dalla norma inserita nell’assestamento di bilancio la quale stabilisce che dal prossimo 1° gennaio presso l’ospedale di Venosa non potrà più essere svolta l’attività ospedaliera per acuti, i cittadini hanno abbracciato l’idea ed il progetto dell’Ospedale Unico, come soluzione ai problemi sanitari del loro territorio ed hanno raccolto le firme.

La richiesta dei cittadini si concentra sulla realizzazione dell’Ospedale Unico per acuti Vulture-Alto Bradano e per questo i cittadini chiedono alla Regione di rivalutare le scelte effettuate in campo sanitario, di attuare la legge regionale n. 12/2008 nella parte in cui vi è l’apertura a tale struttura e di inserire tale soluzione nel Piano Sanitario Regionale.

Tale soluzione, abbracciata da tempo dal sottoscritto ed attuata in altri territori regionali ed extraregionali, rappresenta l’unico modo per arginare la depauperizzazione che da tempo viene riservata al nostro territorio.

Infatti dal prossimo mese di gennaio con l’attuazione della predetta norma bisognerà scegliere se mantenere le specializzazioni attualmente presenti nel territorio della ex ASL n. 1 e garantiti dai presidi ospedalieri di Melfi e di Venosa o se rinunciare a posti letto, dal momento che i 175 posti letto garantiti dai due presidi, non possono essere tutti inglobati nella struttura di Melfi che, al massimo può contenerne 120.

La realizzazione dell’Ospedale Unico rappresenta l’unica soluzione per garantire il riconoscimento di pari diritti e pari dignità rispetto ai cittadini lucani di altri territori regionali, in cui è stato realizzato l’Ospedale Unico, in particolare per garantire la tutela del diritto alla salute.

La battaglia per la tutela del diritto alla salute è ricominciata e questa volta i cittadini non si accontenteranno delle solite e vane promesse che, da troppo tempo e per troppe volte, il governo regionale ha fatto e subito dopo smentito nei fatti.

La dignità si rispetta solo con sincerità e chiarezza e soprattutto mantenendo gli impegni assunti, soprattutto quando si parla di salute e per dare il giusto riconoscimento ad un territorio che conta 120.000 abitanti al pari di altri territori della nostra regione.

 

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