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“Abbiamo fatto molto, ma molto ci resta ancora da fare”

Si è svolta ieri, 15 aprile 2012, presso il Centro Polifunzionale di Avigliano, la XXVIII Assemblea Regionale di AVIS Basilicata; con l’occasione è stato inaugurato il centro aviglianese, unico in regione per capienza e ricettività. Il Presidente della sezione AVIS di Avigliano, Nicola Zaccagnino, ha aperto i lavori, sottolineando l’orgoglio di aderire ad un progetto di confronto democratico quale quello di AVIS; i saluti sono proseguiti con gli onori di casa del Sindaco, Vito Summa, che ha messo l’accento sulle forme di impegno sociale e civile che AVIS Avigliano porta avanti, sulle attività di prevenzione sanitaria e di sensibilizzazione ecologista che l’associazione promuove sul territorio locale, concludendo che la donazione di sangue è un gesto di altruismo puro, dietro al quale esiste un patrimonio fondamentale per costruire la sanità del futuro.

Il primo intervento del tavolo di rappresentanza è stato affidata alla consueta relazione del Presidente regionale, Genesio De Stefano, che ha affrontato temi fondamentali per la vita dell’Associazione oltre a comunicare i dati più salienti dell’attività associativa lucana. L’assemblea si è presentata attraverso l’immagine di un gruppo di donatori che guardano ad un risultato donazionale pari a 30.000, un risultato che ha visto l’impegno di tutti, dirigenti, donatori, donatrici, in particolare i giovani. “Questa Assemblea non può non contenere, oltre ai risultati raggiunti, l’analisi del perché taluni obiettivi ci sono sfuggiti” dichiara De Stefano “deve fare alcune riflessioni sia sul versante delle politiche sanitarie che su quelle socio economiche e regolamentari, ponendo grande attenzione ai rapporti con il direttivo nazionale”.

A seguire l’intervento del neo direttore generale dell’Ospedale S.Carlo di Potenza, Giampiero Maruggi, che ha auspicato una forte interlocuzione con le associazioni, in particolare AVIS, senza la quale la quotidiana attività sanitaria non esisterebbe e che le ha assicurato sostegno per raggiungere obiettivi comuni in ambito sanitario, una collaborazione che possa procedere su binari continui e sicuri all’interno di un Sistema Sanitario Regionale di qualità.

Molto atteso l’intervento dell’Assessore alla Sicurezza e alla Sanità, Attilio Martorano, che ha definito AVIS Basilicata “un importante partner del Sistema Sanitario Regionale, uno splendido esempio di volontariato per numeri, capillarità, senso di appartenenza, un punto di riferimento in Italia che svolge una funzione strategica nel Sistema Sanitario Nazionale”. L’Assessore si è dichiarato disponibile a completare nelle strutture del Sistema Sanitario Regionale il percorso già concluso da AVIS all’interno delle sue strutture per quanto riguarda l’adeguamento e l’accreditamento dei punti di raccolta entro i termini della legislazione nazionale. “AVIS ha una straordinaria capacità organizzativa, è parte integrante del Sistema Sanitario Regionale” ha concluso “grazie per quello che fate ogni giorno, farò di tutto perché il vostro impegno e la fiducia dei donatori non venga messa in discussione da alcuna disattenzione”.

Sono infine intervenuti i presidenti delle sedi Provinciali, delle sedi comunali di Potenza e Matera e alcuni presidenti di sezioni comunali, oltre ai rappresentanti della Consulta giovani AVIS.

Sono state illustrate ed approvate all’unanimità dall’assemblea il Bilancio consuntivo e la Relazione al rendiconto 2011, il Bilancio preventivo 2012, il Rendiconto dell’attività della Fondazione AVISper, oltre alla Relazione dei Revisori dei conti. Sono stati presentati il Codice etico, uno strumento che si occupa degli aspetti più sociali dell’organizzazione, e sono state approvate le modifiche al Regolamento regionale.

A conclusione degli interventi, il Presidente De Stefano ha commentato: “I numeri nella terapia trasfusionale sono indubbi, per attivare la macchina cuore-polmone c’è bisogno di 6 sacche di sangue, non di una in più né di una in meno; è quindi importante garantire un’adeguata quantità di sacche al Sistema Sanitario Regonale, la uno standard quantitativo che produce anche un effettivo risparmio economico nelle casse regionali. Mentre diverso è parlare del valore sociale dell’atto della donazione in

sé, poiché ogni donazione è importante per concorrere al raggiungimento della piena autonomia ematica. All’interno della nostra associazione, la visibilità e il raggiungimento di fini personali devono avere sempre minore importanza, utilizzando tutte le nostre risorse per essere utili al sistema sanitario e a quello sociale. Non esistono donatori di seria A e donatori di serie B, quello che conta è riconoscere il valore di un’organizzazione i cui sforzi sono quotidiani e quantitativamente visibili.

Infine, per garantire la continuità e il giusto equilibrio all’interno di AVIS Basilicata, è importante assicurare che il dinamismo dei giovani vada di pari passo con l’esperienza di chi ha qualche anno in più”. Per la cronaca, AVIS è la più grande associazione in Italia e in Basilicata, la rete avisina costituisce circa il 60% degli addetti a livello regionale. La fase assembleare ha coinvolto in soli due mesi il 64% della compagine associativa, arrivando a contare la partecipazione di circa 14.000 persone. Nonostante ci sia la perdita di circa 1000 donatori all’anno, le donazioni su base annua crescono di 2000 unità: coloro che restano in Basilicata si avvicinano ben volentieri alla realtà avisina; il 2011 ha visto arrivare 2500 nuovi donatori a fronte di 237 donatori periodici attivi. Nel 2011 sono state effettuate 2465 sedute di raccolta che hanno portato all’autosufficienza ematica regionale, riuscendo a mettere a disposizione circa 5000 unità di sangue per l’Ospedale di Tor Vergata di Roma ma anche per le situazioni i crisi degli ospedali campani, pugliesi e laziali.

Nel 2011 sono state raggiunte 30.000 procedure; di queste 24.557 unità di sangue intero e 5.610 di procedure in aferesi. Si sono incrementate le procedure di aferesi produttiva, in percentuale pari al 17,81%, il più alto d’Italia; emazie e plasma sono in esubero di circa l’11% ma è necessario incrementare il numero delle piastrine prodotte. Durante l’emergenza neve, AVIS Basilicata ha realizzato 600 unità in una settimana. Ogni 1000 abitanti lucani, 35 sono donatori, la Basilicata arriva così tra i primi posti in Italia.

Il 38% della consistenza avisina è composta da donne. Il 44% dei presidenti comunali AVIS sono rappresentati da donne. I soci AVIS Basilicata sono pari a: 23.269, di questi 21.782 sono donatori, 205 ex donatori, 342 collaboratori. Il periodico associativo (il Fenotipo) ha una tiratura pari a 25.000 copie distribuite. Grazie al progetto di Fondazione con il Sud ‘Solidarietà in rete’ sono stati istituiti sul territorio 12 sportelli gestiti da mediatori culturali che garantiscono accoglienza e solidarietà a 4 diverse nazionalità.

 

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