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Antonio Melfi si candida a sindaco di Tricarico

Antonio Melfi, fondatore e guida dell’associazione politica “Cristianamente riprendiamo a dialogare”, è il candidato a sindaco della lista omonima. Lo ha comunicato egli stesso con una nota polemica contro “qualche avvocaticchio – sono sue parole – che si ostina a dire in giro che non potrò candidarmi a sindaco. Io sarò uno di quelli che competerà per rivestire questa carica e lo potrò fare in base al principio della presunta innocenza, fino al pronunciamento in terzo grado, principio garantito dalla Costituzione italiana, che un avvocato dovrebbe ben conoscere. La mia candidatura è ancora una volta nell’interesse di tutti i tricaricesi”. Melfi si riferisce alle sue vicende giudiziarie e alla sua condanna in primo grado, tra l’altro, all’interdizione dai pubblici uffici. La sua candidatura, comunque è frutto della decisione collettiva presa in seguito ai numerosi incontri che l’associazione politica ha tenuto nella propria sede. Da più parti si parlava di una sua possibile rinuncia a candidarsi, in attesa della sentenza di terzo grado, come egli stesso aveva comunicato nel primo dei comizi che aveva tenuto la scorsa estate ma evidentemente ha deciso diversamente, proprio in base al principio della presunta innocenza fino al pronunciamento finale. Per Antonio Melfi, questa sarà la sua quarta candidatura a sindaco di Tricarico. La prima volta avvenne nel 1995, quando vinse per non molti voti sulla lista di centrosinistra. Fu riconfermato cinque anni dopo con una maggioranza bulgara, ma dovette rinunciare alla carica di sindaco dopo un anno, quando fu eletto consigliere regionale nel Ccd, per incompatibilità. Alle successive elezioni, la sua lista Crd si ripresentò con un altro candidato sindaco ma fu sconfitta dalla lista di centrosinistra capeggiata da Raffaello Marsilio il quale, alle elezioni del 2006, ebbe la meglio su Melfi che si era ricandidato sindaco. Dopo essere stato, per qualche tempo, consigliere di minoranza al Comune di Tricarico, la sua decisione di dimettersi e di trasferirsi a Roma, dove vive attualmente.

Vito Sacco

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