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Arrivederci estate

Il calendario implacabile annuncia la prossima fine di questa strana estate metereologica, per molti forse mai cominciata a colpa della galoppante crisi economica e caratterizzata da continui arrivi di “migranti” e
mirabolanti annunci di epocali riforme governative.
Già’, ma per noi “terroni” di Puglia e Basilicata, che siamo disincantati e nonostante ciò’ pazienti! abbiamo le nostre certezze e tra queste c’è’ il sole, che come sempre ci ha baciato, dando ai nostri campi, il solito
colore dorato con i loro caratteristici profumi di erbe aromatiche a cui si contrappone il verde intenso e il profumo della pioggia inattesa di altre parti d’Italia.
Si, qui in Basilicata, dove non manca nulla, tra mare,monti ,petrolio e peperoni “cruschi”, anche il turismo trova i suoi spazi con la complicità’ delle bellezze naturali, l’accoglienza della gente e le strutture sorte un po’
come funghi tra mucche al pascolo e lumache sparse tra i rovi. Si, proprio qui sulla costa jonica tra Castellaneta e Policoro, a cavallo tra Puglia e Basilicata, i villaggi turistici hanno in parte modificato il paesaggio e le
abitudini dei residenti.
Complice la globalizzazione e i viaggi low cost, sulle nostre spiagge o nelle nostre feste patronali l’italiano, i dialetti e le lingue ibride, nate dal connubio tra dialetti locali e accenti stranieri, contribuiscono a dare al
territorio il profumo dell’estate.
Ma è’ quasi tempo di normalità’ per tutti. I residenti torneranno alle loro abitudini, i turisti si porteranno i ricordi delle nostre feste, fatte di sfilate,bande,noccioline e soppressate, i villaggi, al pari degli orsi, dopo aver dispensato per due mesi svago,cene, tuffi in piscina e animazione, torneranno al loro naturale letargo invernale. Il villaggio si animerà’ di silenzio interrotto solo dal fruscio delle foglie e dai passi sicuri di fedeli
vigilanti, tra finestre chiuse e piscine abitate da rane.
E’ così’, vuoi o non vuoi, settembre e’ lì’ aspettarci al varco, con i suoi giorni solitamente caldi e noi, ancora con un po’ di pigrizia, torneremo al nostro solito da fare. Si ricomincerà’ a contare alla rovescia  per la
prossima estate, “a dio piacendo”.

 

Marirosa Sferra

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