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Basilicata, il governatore Bardi a Bruxelles per la riunione del Corai Automotive

“E’ inutile negare” che la transizione verde e digitale nel settore automobilistico “purtroppo avrà nel breve periodo un fortissimo impatto negativo sul lavoro e sull’economica” della Basilicata: lo ha detto oggi, a Bruxelles, il presidente della Regione, Vito Bardi, durante una riunione del Corai Automotive. Nella parte della relazione dedicata alle proposte, Bardi, ha spiegato che “per attenuare impatto sociale ed economico della transizione a livello regionale dovremmo creare un fondo per la transizione giusta 2.0, come per le regioni produttrici di carbone. 

Secondo il governatore lucano, “dovremmo creare in coordinamento con i tavoli nazionali del ministero dello sviluppo economico, dei ‘patti regionali per la transizione automobilistica’ definendo e concordando tutti insieme un piano d’azione regionale con impegni precisi da parte di tutti i partner coinvolti. Gli investimenti locali nelle infrastrutture di ricarica sono un altro fattore chiave perché consentono di immettere rapidamente sul mercato veicoli con carburanti alternativi. Sarà necessario riqualificare la forza lavoro con le competenze green e digitali richieste dalle auto elettriche o formare i lavoratori per ricollocarli anche in altri settori economici. La certezza delle regole Ue che regolano il settore automobilistico è necessaria perché le decisioni dell’industria automobilistica Oem e della filiera regionale devono basarsi su un quadro normativo stabile che consenta lo sviluppo di nuove strategie, tecnologie e che garantisca anche la neutralità tecnologica”.
    Bardi ha ricordato le principali cifre del settore automotive in Basilicata: 6.200 addetti nello stabilimento di Melfi di Stellantis, con un indotto di “altre cinquemila unità.
    Nell’ultimo biennio – ha aggiunto, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta regionale – la produzione di Stellantis in Basilicata si è molto ridotta. Quest’anno inizieranno i lavori per rendere Melfi la sede della piattaforma elettrica media del gruppo Stellantis con quattro modelli che vedranno l’avvio produttivo nel 2024″. 

“E’ inutile negare” che la transizione verde e digitale nel settore automobilistico “purtroppo avrà nel breve periodo un fortissimo impatto negativo sul lavoro e sull’economica” della Basilicata: lo ha detto oggi, a Bruxelles, il presidente della Regione, Vito Bardi, durante una riunione del Corai Automotive.


Nella parte della relazione dedicata alle proposte, Bardi, ha spiegato che “per attenuare impatto sociale ed economico della transizione a livello regionale dovremmo creare un fondo per la transizione giusta 2.0, come per le regioni produttrici di carbone. Secondo il governatore lucano, “dovremmo creare in coordinamento con i tavoli nazionali del ministero dello sviluppo economico, dei ‘patti regionali per la transizione automobilistica’ definendo e concordando tutti insieme un piano d’azione regionale con impegni precisi da parte di tutti i partner coinvolti. Gli investimenti locali nelle infrastrutture di ricarica sono un altro fattore chiave perché consentono di immettere rapidamente sul mercato veicoli con carburanti alternativi. Sarà necessario riqualificare la forza lavoro con le competenze green e digitali richieste dalle auto elettriche o formare i lavoratori per ricollocarli anche in altri settori economici. La certezza delle regole Ue che regolano il settore automobilistico è necessaria perché le decisioni dell’industria automobilistica Oem e della filiera regionale devono basarsi su un quadro normativo stabile che consenta lo sviluppo di nuove strategie, tecnologie e che garantisca anche la neutralità tecnologica”.
Bardi ha ricordato le principali cifre del settore automotive in Basilicata: 6.200 addetti nello stabilimento di Melfi di Stellantis, con un indotto di “altre cinquemila unità.
Nell’ultimo biennio – ha aggiunto, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta regionale – la produzione di Stellantis in Basilicata si è molto ridotta. Quest’anno inizieranno i lavori per rendere Melfi la sede della piattaforma elettrica media del gruppo Stellantis con quattro modelli che vedranno l’avvio produttivo nel 2024″.

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