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Biodiversità agricola del Pollino, al via la seconda fase progettuale e un campo catalogo a Rotonda

A seguito del lavoro di mappatura e monitoraggio della biodiversità di interesse agricolo del territorio del Pollino, svolto negli anni scorsi dall’ALSIA in collaborazione con il Parco Nazionale del Pollino, parte ora una seconda fase progettuale sulla tutela delle risorse genetiche autoctone. Dopo il censimento di 600 ecotipi di fruttiferi, 50 di orticole, 8 varietà di piante aromatiche e altre 8 tra cereali e legumi, con la nuova convenzione triennale stipulata tra l’Agenzia e l’Ente Parco, è partito un programma dedicato al recupero e alla conservazione “in situ” dei fruttiferi autoctoni, come ad esempio pero e melo, le due specie che sul Pollino presentano un maggior numero di ecotipi locali.

A tal proposito, in questi giorni presso l’Azienda agricola sperimentale dell’ALSIA “Pollino” di Rotonda, in contrada Piano Incoronata, si sta realizzando un sito di conservazione, ovvero un campo catalogo, delle varietà più vulnerabili, e per questo rare e pregiate, con la messa a dimora di 72 varietà di pero e melo. L’obiettivo futuro del campo catalogo è di rendere disponibili queste varietà agli imprenditori agricoli interessati negli anni, per una loro maggiore diffusione e coltivazione.

Il nuovo programma, poi, darà ampio spazio allo studio e alla caratterizzazione dei vegetali, al recupero delle buone pratiche agricole e all’animazione e divulgazione territoriale, in collaborazione con l’Associazione “Vavilov” che riunisce tutti gli agricoltori custodi del Parco del Pollino.

 

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