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“Con Lecce in testa”, La Puglia in più apre un luogo di ascolto in città

Poiché “libertà è partecipazione”, a Lecce, apre i battenti un luogo che si propone di favorire la partecipazione democratica della cittadinanza per aiutare a scrivere dal basso il futuro della Città.

L’associazione “La Puglia in più”, punto di riferimento del sen. Dario Stefàno, riparte dalla Città capoluogo e mette a disposizione della Comunità cittadina una nuova sede, in via Imperatore Adriano 12. Sarà inaugurata venerdì 10 febbraio, alle 18.30, e diventerà luogo di incontro, ascolto e discussione per i leccesi che vogliono confrontarsi sul futuro della loro Città.


È questo un periodo particolarmente importante che ci impone di guardare a una Città più moderna, in linea con le complesse esigenze della sua Comunità, che sarà presto chiamata a compiere scelte capaci di delineare le direttrici attraverso cui concretizzare il proprio futuro. Mentre si discute l’indispensabile Piano Urbanistico Generale, ci sono già molte istanze pratiche che provengono da categorie produttive o anche semplici cittadini che vivono sulla propria pelle gli ostacoli che ne frenano il lavoro, l’intrapresa e le altre loro attività quotidiane.

Per questo “La Puglia in più” apre questo luogo d’ascolto e di discussione con un titolo, “Con Lecce in testa”, che non è solo uno slogan.

“Vogliamo contribuire alla discussione sul futuro di Lecce – affermano insieme Alberto Cazzato e Anna Rita Perrone, coordinatori provinciali del Movimento – promuovendo la partecipazione dei leccesi per sostenerli nello sviluppo e crescita delle espressioni proprie alle loro prerogative di cittadini”.

Ci sono diversi temi da cui partire, aggiunge il consigliere comunale de La Puglia in più Saverio Citraro: la povertà, sempre più palese; la scuola e l’università, verso cui orientare gli impegni dei più giovani, auspicabilmente con un rapporto più stretto anche con l’Ateneo; l’economia, ancora asfittica, del nostro capoluogo, che non può essere affidata al solo binomio “turismo-cultura”, ma verso cui bisogna cominciare a guardare con una visione più moderna; la necessità di attrarre imprese e imprenditori in quell’area industriale alle porte di Lecce, che sembra lontanissima dalla Città, quasi confinata e ininfluente; i servizi socio-sanitari, che sempre più si rivelano carenti e poco rispondenti alle esigenze di una cittadinanza che invecchia progressivamente e che necessita di servizi migliori e più prossimi. Ma c’è anche tanto altro di cui discutere con i nostri concittadini, portatori di queste esigenze, con l’auspicio che sempre più giovani vogliano condividere con noi questo percorso, impegnativo ma ambizioso, con le persone professionalmente impegnate in Città , tecnici e uomini di scienza, che cercheremo di coinvolgere”.

“Questo scenario globale – conclude il sen. Stefàno – e gli impegni che ne conseguono, richiedono la messa in gioco di intelligenze e di un comune sentire per collaborare alla rigenerazione degli spazi di vita ed al coinvolgimento dal basso di tante energie finora impegnate solo nella critica e non anche nella trasformazione della Città. L’individualismo e la frammentazione sociale che contraddistingue tanti rapporti, nei quali molti si sono rifugiati perché delusi, devono trasformarsi in impegno per scegliere democraticamente cosa può e deve essere la Città del futuro e poi realizzare con noi queste scelte, vivendo questo impegno come un servizio da condividere”.

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