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Decreto ingiuntivo di un milione di euro al “Consorzio Ambiente” di Cerignola

Un decreto ingiuntivo pari a 1.000.000 di Euro oltre interessi e spese per debiti maturati a carico di SIA è stato notificato il 4 gennaio al “Consorzio Ambiente”, di cui Cerignola è Ente capofila, a causa del fallimento della società che gestiva il ciclo dei rifiuti. A rivendicare la somma è una società che ha acquistato l’obbligazione, a suo tempo sottoscritta dal Consorzio Ambiente presso la Banca Nazionale del Lavoro, a garanzia dei debiti contratti da SIA. Inutile dire che la quota maggiore di quel debito, se dovesse essere liquidato , peserà sul Comune di Cerignola , azionista di maggioranza del Consorzio.
Dopo la notifica, è necessario aggiornare il conto della spesa prodotta dal sindaco Metta e da chi lo ha sostenuto in Giunta e in Consiglio comunale:
1. Decreto ingiuntivo di 7, 5 milioni di euro richiesto dal fallimento di SIA al Comune di Cerignola;
2. Debito di 600.000 euro richiesto dall’ avv. Venditti, socio di fatto dell’ avv . Metta, per onorari professionali relativi ad incarichi conferiti in un solo anno;
3. Decreto ingiuntivo di oltre 1 milione di euro per debiti SIA “venduti” dal creditore ad una società che rivendica il pagamento per folli garanzie prestate dagli amministratori dell’epoca!
Un altro, cristallino esempio del malgoverno del già sindaco Metta e d i chi ieri lo ha sostenuto e oggi, dentro e fuori il Consiglio comunale, pretende di impartire lezioni sulla gestione dei rifiuti (Metta, Pezzano, Vitullo…)

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