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DL Dignità, nota di Stefàno

“Questo decreto altro non è che una fake news.  È una grande operazione di distrazione di massa dallo spread che cresce, dalla flat tax che non arriva, dalla mancata abolizione della Legge Fornero, dallo stallo sulla vertenza Ilva, dalla non mantenuta interruzione dei lavori TAP e TAV, dalla mancata restituzione di 49 milioni di europubblici da parte delle Lega di Salvini”. È quanto afferma il senatore del Partito Democratico, Dario Stefàno, componente della commissione Bilancio a Palazzo Madama.
“Nell’intero provvedimento, l’altisonante ‘dignità’ non è stata accostata ad alcuna attenzione riguardo ai temi della qualità del lavoro, degli incentivi al lavoro stabile, delle iniziative volte a rinforzare il sistema della formazione, nonchè di quelle tutele dei lavoratori a basso reddito che, ad un reddito per non lavorare, continuano a preferire un salario dignitoso.”
“Quel poco di struttura sensata che è possibile rintracciare in questo provvedimento altro non è che la riproposizione, invidiosamente tenuta anonima perchè inserita senza esplicito rinvio, degli incentivi volti a fare assumere giovani e trasformare i posti a tempo determinato in tempo indeterminato messi dai precedenti esecutivi a guida PD”.
“Paradigmatico – conclude Stefàno-  diventa il comportamento assunto dal M5S in relazione al tanto contestato jobs act. In questo decreto Dignità, non licenziano il jobs act, come avevano promesso in campagna elettorale, non toccano i cardini di quella riforma. Anzi: la maggioranza stessa ha votato contro la reintroduzione dell’articolo 18, confermando la sua filosofia. Abbiamo di fronte il primo plastico esempio di quel corto circuito tra propaganda e realtà con cui, sono certo, questa maggioranza giallo-verde dovrà continuare a fare i conti “.

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