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Donne e innovazione in Basilicata, la consigliera di Parità:”Lo smart working opportunità futura”

“Futuro, competenze e lavoro: donne verso l’empowerment e l’innovazione” è il titolo dell’incontro organizzato dalla Consigliera di parità, Ivana Pipponzi, coordinato dalla giornalista Virginia Cortese, che si è svolto questa mattina in diretta streaming su facebook, raccogliendo l’adesione di diversi soggetti istituzionali e rappresentanti del mondo delle imprese. In apertura dei lavori, esibendo un ramoscello di mimosa, simbolo della giornata internazionale celebrata oggi, la Consigliera di parità ha augurato buona festa a tutte le donne.
L’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, ha portato la propria testimonianza di imprenditore e politico. “Da imprenditore – ha detto – ho sempre prestato attenzione alle esigenze delle donne, al fatto che devono coniugare la vita professionale con quella familiare; e da politico, osservando i risvolti prodotti dalla pandemia, sono soddisfatto che il governo regionale abbia messo in campo l’avviso pubblico ‘Valore Donna’ e intenda includere nel Recovery fund interventi mirati legati alle politiche di genere”.
Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata, ha evidenziato come la situazione della parità di genere sia migliorata rispetto al passato, ma “il percorso da compiere è ancora lungo e le difficoltà sono in prevalenza di natura culturale, nonostante l’equilibrio di genere aumenti i fatturati aziendali e nel complesso il Pil del Paese”.
Concetti ribaditi dall’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale, che ha messo al centro del suo intervento concetti quali passione, avanguardia, tradizione e innovazione. “Le donne possiedono il futuro nelle proprie mani” ha rimarcato Megale, indicando gli innumerevoli studi che riconoscono la centralità della donna nella gestione d’impresa.
La presidente del Comitato imprenditoria femminile di Confartigianato, Rosa Gentile, ha parlato delle attività d’impresa al femminile perse ogni giorno a causa della pandemia, soffermandosi sulla situazione che interessa i piccoli borghi lucani, e sull’urgenza di individuare strumenti di conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
La presidente della Commissione pari opportunità della Regione Basilicata, Margherita Perretti, ha posto l’accento sull’indispensabilità della sinergia tra istituzioni pubbliche e soggetti privati per affrontare concretamente il divario di genere.
Presentata, nel corso dell’evento, l’indagine conoscitiva sullo smart working in Basilicata, avviata nei mesi scorsi nell’ambito dell’Osservatorio regionale sullo smart working istituito dalla Consigliera di parità. Pipponzi ha sottolineato che “la ripresa economica passa attraverso l’innovazione tecnologica e in futuro dello smart working non si potrà più fare a meno. In linea con i bisogni delle lavoratrici, ma anche dei lavoratori, bisognerà eliminare una volta per tutte il digital divide, nel Mezzogiorno e in Basilicata, e soprattutto intraprendere iniziative legislative volte a valorizzare il lavoro agile, guardando ai risultati e non alla presenza fisica. Se prima della diffusione del Covid-19 lavorava da casa poco più di un lavoratore su cento (1,2%), con il periodo di chiusura di marzo e aprile 2020 – ha proseguito Pipponzi – si è registrato un balzo in avanti arrivando all’8,8%, in particolare in comparti già adusi a tecnologie digitali come i call center. La riapertura delle attività, registrata nei mesi di maggio e giugno, ha conosciuto il ridimensionamento del fenomeno che ha toccato il 5,3% dei casi. Nell’ultimo periodo dell’anno, con le chiusure a livello regionale, si è riscontrato un incremento dell’home working, questa volta superiore al più stringente periodo di lockdown. Da giugno a novembre ben l’11,1% degli occupati ha lavorato da casa. Ed è interessante notare – ha concluso la Consigliera di parità – che nel tempo è stata evidenziata un’estensione della nuova organizzazione del lavoro non solo nei settori più affini alle tecnologie, ma anche nel manifatturiero e nei servizi”.
Diversi gli interventi autorevoli che si sono susseguiti durante le sessioni dell’evento. A partire da quello di direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Potenza e Matera, Michele Lorusso, il quale ha parlato della necessità di affinare ulteriormente i campi a disposizione sul portale “Click lavoro” per avere un quadro il più puntuale possibile sugli effetti dello smart working.
Preziosi i contributi di Simona Bonito, esperta in comunicazione e referente di ‘Potenza città per le donne’, e di Laura Orestano, esperta in innovazione e impresa.
“ll territorio e la comunità non possono essere visti solamente dal punto di vista fisico. E il luogo di lavoro deve esprimere anche cultura intesa come libertà di creare, innovare e migliorare il mondo” ha detto in conclusione Cinthia Bianconi, presidente della Fondazione Adriano Olivetti.

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