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Entra in vigore la legge di conversione del decreto Caivano sulle misure urgenti di contrasto al disagio giovanile

“Il 15 novembre 2023 è entrata in vigore la legge di conversione del decreto Caivano sulle misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale. E’ una legge che merita di non passare inosservata perché conferma la sensibilità e l’attenzione del governo Meloni sui temi dell’universo giovani e minori e sul ruolo delle famiglie e della scuola nel Sud”. Lo afferma in una nota l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma.

“Nel provvedimento ci sono una serie di importanti misure che andranno ad affrontare varie problematiche che riguardano la responsabilità e le pene nei confronti dei genitori che non mandano i figli a scuola, ma contestualmente, e questo mi preme evidenziare, ci sono una serie di azioni educative, di sostegno e prevenzione a tutela dei minori. Tali azioni – spiega l’europarlamentare – mettono in primo piano le criticità principali della scuola, tra cui la dispersione scolastica, i problemi dei ragazzi e delle famiglie fragili, la gestione degli alunni con bisogni educativi speciali.

Tra gli aspetti più significativi – sottolinea l’on. Gemma – la nuova legge prevede risorse economiche aggiuntive a favore delle scuole di primo e secondo ciclo delle regioni meridionali e c’è la deroga per l’anno scolastico 2024/2025 al numero minimo di ragazzi per classe che si trovano in zone montane o con particolari disagi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Oltre a questo, ci sono anche una serie di risposte concrete, attese da anni, che affronteranno problematiche croniche molto presenti nelle scuole delle regioni meridionali. In particolare, è stata consentita l’attivazione di incarichi temporanei aggiuntivi di personale Ata e sarà effettuato un potenziamento di docenti nelle scuole inserite nell’ambito dei progetti pilota di Agenda Sud.

Le molteplici azioni previste – chiosa l’eurodeputata di Fratelli d’Italia – agiscono su molti aspetti dell’organizzazione didattica e formativa. I punti più qualificanti prevedono di ampliare l’offerta con l’attivazione di progetti che coinvolgeranno gli attori sociali e istituzionali dei territori interessati; contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce; prevenire processi di emarginazione sociale e di fragilità nell’apprendimento; promuovere l’apprendimento attraverso strategie didattiche innovative; promuovere il supporto socio-educativo, anche con il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore; potenziare l’offerta culturale attraverso la promozione di biblioteche di quartiere.

Quello che è stato previsto da questa legge – sottolinea l’on. Gemma – è una vera svolta per il mondo della scuola del Sud e sono certa che arriveranno presto risultati tangibili che riusciranno a bloccare il deserto educativo che da vari anni colpisce i nostri territori”.

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