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Festa del 2 Giugno, la Regione Puglia e l’Osservatorio regionale sui neofascismi insieme per promuovere e difendere i valori della Carta Costituzionale

Settantasei anni fa, il 2 giugno 1946, con il voto di popolo nel referendum istituzionale l’Italia sceglieva di essere una repubblica democratica. Fu una svolta storica, la più importante e la più profonda avvenuta nei 161 anni di Unità nazionale. Si realizzava l’aspirazione, rimasta fino a quel momento insoddisfatta, di tanta parte del nostro Risorgimento, e nello stesso tempo si compiva il sogno della Resistenza che aveva lottato per conquistare libertà e giustizia durature. Nello stesso giorno veniva eletta l’Assemblea Costituente, che alla concretizzazione di quel progetto avrebbe dato sostanza e regole. Come il 25 aprile commemora l’Insurrezione nazionale che ha consentito all’Italia di riscattarsi, di fronte alla comunità internazionale, dall’infame macchia di un regime criminale, così il 2 giugno celebra la nascita della nuova Italia che di quel riscatto era figlia. La Costituzione italiana, oltre che un sistema di valori e di norme fondamentali, raffigurava un programma assegnato al popolo italiano e ai suoi rappresentanti: incarnare quei valori nelle leggi e nella condotta della vita democratica improntata alla solidarietà e al perseguimento della pace fra i popoli. Un programma la cui attuazione ha richiesto e richiede tempo e tenacia per rimuovere gli ostacoli. 22 anni sono occorsi perché potessero nascere nel 1970 le Regioni, protagoniste di un ordinamento istituzionale pensato dai Costituenti e finalizzato alla autonomia dei territori coniugata col principio della Repubblica una e indivisibile. Molto c’è ancora da fare per la tutela e l’attuazione della carta costituzionale, per promuovere i diritti di tutti e tutte, per contrastare diseguaglianze, discriminazioni, sentimenti di odio, ritorni indietro, disparità territoriali. La Regione Puglia, con l’Osservatorio regionale sui neofascismi, è  e vuol essere parte attiva di questa azione costituzionale a garanzia dei cittadini e della cittadine. 

 

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