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Giornate Fai Basilicata, a Matera e Pisticci affascinanti itinerari e beni culturali da scoprire

In Basilicata, sabato 23 e domenica 24 marzo grande interesse per  le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. A Matera e Pisticci, affascinanti itinerari e beni culturali da scoprire.

MATERA La città invisibile: Borgo La Martella
Sulla scia delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della sua fondazione, per le Giornate FAI di Primavera 2024 sarà visitabile il borgo rurale La Martella (1952), realizzato a pochi chilometri da Matera su progetto di un gruppo di architetti romani, tra cui Ludovico Quaroni e Federico Gorio. Il borgo presenta una struttura urbanistica di impostazione popolare, che evoca quella dei Sassi, ma innovativa e articolata, che sfrutta il concetto e le teorie anglosassoni della neighborhood unit. Nel cuore di una realtà contadina del Sud dell’Italia si tenta di applicare, secondo l’auspicio di Adriano Olivetti, un modello nordamericano desunto dalle esperienze del New Deal, in particolare della Tennessee Valley Authority. L’impianto pone al centro, nella parte alta del colle, i servizi collettivi con la chiesa dominante, il centro civico e le case disposte lungo strade sinuose che assecondano l’orografia del luogo, determinando una ricca articolazione degli spazi-vicinato. Il borgo La Martella si configura come un tentativo di trasporre in un nuovo tessuto urbano l’anima dei Sassi, la città invisibile. Esempio emblematico è il Teatro Quaroni, concepito privo di poltrone nella platea perché fossero gli abitanti stessi a portare le sedie da casa. A Quaroni si deve anche la Chiesa di San Vincenzo de Paoli, dove il razionalismo della struttura è compensato dalla bellissima decorazione fatta di maioliche colorate dei Fratelli Cascella.
Palazzo della Bonifica.
Progettato dall’ingegnere Vincenzo Calia con l’aiuto del fratello architetto Pietro, il palazzo del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto sorge nel secondo Dopoguerra, quando Matera fu sottoposta a una riorganizzazione urbanistica che portò alla creazione di nuovi rioni, borghi rurali ed edifici di pregio sia pubblici che privati, ancora oggi oggetto di studio. Il complesso è caratterizzato, per il piano terra, da un rivestimento in pietra calcarea, chiaro omaggio alla tradizione locale, mentre il primo piano ha l’intonaco nel tipico verde chiaro degli edifici della Bonifica. In ottimo stato di conservazione, la struttura presenta al suo interno un salone centrale che ospita le opere di grandi dimensioni degli artisti Mario Prayer, Carlo Striccoli e Vincenzo Ciardo.

Matera – Borgo La Martella Teatro Quaroni

Pisticci(Mt) Passeggiata nei Rioni Terravecchia e Dirupo
Durante le Giornate FAI di Primavera 2024 si potrà percorre il centro storico di Pisticci, che sorge sulla cresta argillosa del monte Finese, immersa in un paesaggio dai versanti irregolari con profonde scanalature, i calanchi. L’abitato urbano è dislocato sulle tre vette del monte: Serra Cipolla, centro storico con i Rioni Terravecchia e Dirupo; Serra Monte Corno, con l’antico nucleo abitativo del Casale, sede di un monastero prima bizantino, poi basiliano, infine certosino; Serra San Francesco, con il convento di Santa Maria delle Grazie. Il dissesto idrogeologico e le frane, soprattutto quella del 9 febbraio 1688 nella notte di Santa Apollonia, hanno influenzato lo sviluppo urbanistico di Pisticci. La frana causò lo spostamento della parte sud-occidentale di Serra Cipolla, causando vittime e dividendo il centro storico in due: Rione Terravecchia in alto e il Rione Casalnuovo, detto Dirupo, ai suoi piedi. Questo evento ha portato a cambiamenti nelle tecniche edilizie, determinando il passaggio dall’originario impianto a corte all’impianto a schiera solidale: le abitazioni bianche a capanna, chiamate “làmmie”, si dispongono l’una accanto all’altra, riflettendo una nuova architettura cittadina. Partendo dalla panoramica Piazza XI febbraio, in Terravecchia, su cui si affaccia la maestosa Chiesa Madre, edificata nel 1455 e di impianto romanico pugliese, il cammino attraverso i bianchi filari di “làmmie” continuerà verso Palazzo De Franchi, la Cappella dell’Annunziata, del 1444, caratterizzata da un portale d’accesso in pietra calcarea impreziosito da due colonnine sormontate da capitelli di stile corinzio e trabeazione di formelle a motivo vegetale, e i resti del Castello normanno. La visita si concluderà nel Rione Dirupo con la visita alla Chiesa della Immacolata Concezione, fondata intorno 1544, dalla pianta a croce latina, con un altare barocco, una stupenda tela della Vergine e un prezioso soffitto ligneo del ‘700 dipinto a tempera a forma di carena di nave, il cui andamento ricurvo è in armonia con la facciata.

Pisticci(Mt) Rione Dirupo
Pisticci(Mt) Rione Dirupo

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