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I Terraross per ‘L’Isola che vogliamo’

Dopo la tournèe nei paesi del Nord Europa, sabato 18 febbraio, i Terraròss, suonatori e menestrelli della bassa Murgia, torneranno ad esibirsi a Taranto all’interno della manifestazione “L’isola che vogliamo” winter edition, una lunga serata nella quale vicoli, archi, postierle, piazze e palazzi pubblici saranno il palcoscenico privilegiato per una nuova idea di Movida. Il progetto è innovativo e sperimentale, organizzato dal Comune di Taranto, dall’associazione culturale “Terra” e con il coinvolgimento di giovani imprenditori, associazioni ed enti che agiscono sul territorio. Musica, arte visiva e figurativa, teatro, fotografia, cinema, artisti di strada, distribuiti in varie postazioni per far vivere l’ambizioso progetto che punta alla riqualificazione del territorio e a valorizzarne le potenzialità creative locali. “L’isola che vogliamo” winter edition è una grande festa che si terrà nei locali delle principali vie della città che illumina l’isola fra i due mari ed è una grande attrattiva sociale di svago e divertimento.

In un sabato freddo di febbraio, nel quale la musica e il divertimento riscalderanno il clima, presso il laboratorio urbano Cantiere Maggese in Largo San Gaetano, nel borgo antico della città jonica, si esibiranno Dominique Antonacci, Giuseppe De Santo, Annarita Di Leo, Vito Gentile, Nicola Mandorino, Antonio De Santo e Biagio De Santo, con le loro tarantelle, pizziche e tammuriate, contornate dalle danze di Carmelania Mastromarino e Mariarosaria Goffredo, oltre che da una serie di sketch che rendono originale il format proposto, nel quale il pubblico è chiamato a partecipare attivamente e nel quale lo stesso è propenso a lasciarsi trascinare in danze e canti.

Questo diverte anche il gruppo stesso, spiega il leader del gruppo Dominique Antonacci: “Il nostro spettacolo coinvolge molto il pubblico facendolo diventare parte integrante dello spettacolo. In tal modo abbattiamo letteralmente la quarta parete e lo facciamo con la musica, la semplicità, la genuinità, la teatralità, la simpatia, e la travolgente forza che ci contraddistinguono. È questa la nostra originalità, cioè non siamo il gruppo che arriva suona e se ne va, noi vogliamo divertirci con il nostro pubblico, in modo che ogni serata sia indimenticabile per loro e anche per noi. La musica è condivisione, e soprattutto magia, è l’unica forza che può farci staccare la spina dalla vita quotidiana e la gente ha bisogno di questo, soprattutto in questo momento storico”.

 

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