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Il governatore pugliese Michele Emiliano all’assemblea Anci a San Severo

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto oggi all’Assemblea regionale Anci Puglia, nel teatro comunale “Giuseppe Verdi” di San Severo, evento a cui hanno partecipato sindaci e amministratori dei Comuni pugliesi, oltre a rappresentanti della politica e delle Istituzioni locali e nazionali.

“Oggi è come se fossi tornato a casa, perché la fascia che voi indossate mi ricorda quella sensazione bellissima che provavo ogni volta che l’avevo con me. Voi siete il simbolo del governo di questo Paese”, ha detto il presidente Emiliano dal palco, rivolgendosi alla platea dei sindaci. “Per chi come me – ha aggiunto – ha fatto il sindaco, sentire una connessione continua con le persone diventa quasi una necessità fisica. Questo avviene perché quella connessione, che poi si esprime nell’atto elettorale, è umana e politica. Il modello dei sindaci, basato sulla connessione tra programmi e persone, travolge sistematicamente anche l’opinione politica generale. Questo è un modello che ho provato a portare in Regione, non a caso il nostro slogan era “il Sindaco di Puglia”. Ho voluto ricreare un legame forte con tutti i sindaci, al di là dello schieramento politico, per affrontare al meglio questioni difficilissime, una su tutte la pandemia, ed è quel lavoro comune che ci ha consentito di essere la prima regione d’Italia per efficienza e partecipazione della campagna vaccinale. Questo patrimonio poi si sedimenta. La lealtà che è intrinseca nella funzione del sindaco fa sì che le distinzioni politiche tra noi siano quasi inesistenti. Questa è la nostra realtà, darsi una mano onestamente, secondo le leggi e gli statuti. A noi interessa che il giuramento di fedeltà alla Costituzione, che la fascia tricolore rappresenta, sia sempre rispettato e di questo ve ne do atto e vi ringrazio”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente Emiliano ha poi dichiarato: “I sindaci sono un’arma formidabile di governo del Paese, sono soprattutto personalità politiche che esprimono insieme leadership e capacità amministrative, sono figure che ho sempre considerato essenziali. Abbiamo investito moltissimo sulla valorizzazione delle città e del ruolo dei sindaci. Oggi possiamo dire di aver fatto un bel salto in avanti. Questa giornata qui a San Severo dà lustro alla Capitanata e a questa città, dove ho fatto per un anno l’assessore alla Polizia municipale prima di diventare presidente della Regione, e quindi per me è una bella giornata anche dal punto di vista sentimentale oltre che politico”.

Rispondendo poi a domande più specifiche sul sistema elettorale che regola le candidature dei sindaci, Emiliano ha risposto: “Più è libera la candidatura, meglio è. Se potessimo avere sindaci in un consiglio regionale avremmo più competenze e più leadership. I sindaci sono dei leader naturali, e quindi dei competitor molto forti. Forse per questo il Parlamento ci obbliga a procedure complesse come la dimissione anticipata dei sindaci o i limiti di mandato. Devo dire che tutte le norme che limitano la democrazia sono sbagliate in quanto non si capisce perché un Parlamentare si possa candidare all’infinito mentre un Sindaco no”.

Rispondendo invece in tema di autonomia differenziata ha detto: “I segnali che arrivano dal Governo sono “equivocabili” nel senso che è evidente che la Meloni e i suoi collaboratori l’autonomia non la vogliono. Stanno tenendo ancora la palla bassa perché ci sono le elezioni in Lombardia e lì la Lega qualche rischio lo corre. E quindi l’equilibrio è precario. Il Governo non ha i soldi per fare l’autonomia differenziata, non ha i soldi per consentire a tutte le aree svantaggiate di passare dalla spesa storica ai livelli essenziali di prestazione. Gli abusi che il Sud ha subito in tutti questi decenni, ove sovvertiti da un principio di eguaglianza personale, finanziamenti e obiettivi, rischia di far saltare il bilancio dello Stato. L’autonomia si può realizzare solo se metti tutti quanti sulla stessa linea di partenza. Invece se per autonomia si intende far andare avanti chi è già molto ricco e sviluppato, questo sarebbe un errore catastrofico che rischia di spaccare l’unità italiana”.

Infine in tema di sicurezza, ha detto: “Non è solo l’alternativa repressiva che può determinare l’azzeramento delle attività criminali. Serve un equilibrio sociale, un’eguaglianza e una giustizia che facciano in modo che la nostra società renda ancora più stupida la scelta criminale. In questo momento bisogna tenere duro. In Puglia la situazione criminale è molto migliorata rispetto al passato ma in alcuni casi è ancora difficile bucare l’omertà, bucare il sistema criminale. In particolare nella provincia di Foggia c’è ancora molto da lavorare”.

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