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Bari, Il sindaco Decaro critica la decisione di consentire l’asporto dopo le 18

Il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, è scettico su alcune decisioni contenute nel nuovo Dcpm. “Nel decreto sembra sia contenuta una stretta sul mondo scolastico con l’interruzione della didattica in presenza, ma allo stesso tempo si è eliminato il divieto di asporto dopo le 18, favorendo gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati perlopiù dai ragazzi”.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha precisato che vige ancora il divieto di asporto per le attività dei bar dopo le 18; c’è la possibilità di consumare i drink solo fino alle 22 per le enoteche o gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, fermo restando il divieto di consumo sul posto.
Ma per il primo cittadino barese, così facendo, si va incontro ad un aumento degli assembramenti in strade e piazze. “Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all’attuale. Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza, e così non va. Gli stessi ragazzi che il Governo dice di voler preservare dai luoghi del contagio, consentendo la sospensione delle lezioni in presenza, vengono autorizzati ad affollare i luoghi della movida. Sinceramente così a non capire il senso delle norme non sono soltanto genitori, ragazzi e cittadini in genere, ma anche noi sindaci che rischiamo di diventare solo il bersaglio delle richieste di fare controlli senza averne neanche la competenza”.

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