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Inaugurazione della rassegna teatrale ‘Alle otto e trantacinque circa’

Si inaugura oggi, a Mesagne (BR), la rassegna teatrale “Alle otto e trentacinque circa” a cura della neoassociazione culturale “Ufficio Soggetti smarriti”, un gruppo di ragazzi trentenni spinti accumunati dalla passione per il teatro, che hanno deciso di curare l’allestimento di un cartellone teatrale complementare a quello già previsto dall’Amministrazione Comunale di Mesagne. I protagonisti sono Luca Cavallo, Roberta Manni e Valeria Carone, e coltivano un progetto che vede al centro la struttura del Teatro Comunale di Mesagne, con lo scopo di renderlo il fulcro della scena teatrale del territorio. Quattro gli appuntamenti che coinvolgono compagnie professioniste locali selezionate per l’originalità e la contemporaneità delle scelte drammaturgiche. La scelta è stata improntata sulla volontà di dare spazio e visibilità a giovani realtà che, attraverso linguaggi artistici tradizionali o d’avanguardia della scena contemporanea, cercano spazio e disponibilità per esprimersi. Lo scopo della rassegna “Alle otto e trentacinque circa” è dare visibilità a tali progetti, nella convinzione che il pubblico, soprattutto quello giovanile, debba essere nutrito e abituato alla qualità teatrale. La sfida è abbastanza ambiziosa, e parte dalla percezione che questa fascia generazionale, a causa di scelte culturali poco coraggiose e rivolte soprattutto ad un pubblico adulto, venga troppo spesso esclusa da luoghi e dinamiche che arricchirebbero la crescita della personalità culturale di ognuno

L’Assessorato alla Cultura della provincia di Brindisi e l’Assessorato allo Spettacolo e alle Politiche Giovanili di Mesagne hanno subito sostenuto la proposta. “Ci ha convinto soprattutto l’idea di voler utilizzare i contenitori culturali comuni come occasione di aggregazione giovanile e multi-generazionale – ha spiegato l’assessore alla Cultura Maria De Guido – dimensioni capaci di ospitare differenti dimensioni sociali in cui siano favoriti lo scambio e la partecipazione.-

L’1 marzo si comincia con “La storia di Taborre e Maddalena”, (Armamaxa Teatro e Teatri Abitati di Ceglie Messapica), mentre il 10 marzo sarà di scena “Donne”, della compagnia “Angeli distratti” di Taranto. La rassegna prosegue il 17 marzo con “Miles Gloriosus. Ovvero: morire di uranio impoverito”, (Fondo Verri di Lecce), una storia per raccontare la pagina di cronaca scritta dalle vittime dell’uranio impoverito nelle guerre degli anni Novanta. “Il traino dei fessi” chiude la rassegna il 24 marzo, in scena la Cooperativa “Archelia” di Ceglie Messapica. La rassegna è patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Mesagne e dalla Provincia di Brindisi.

Il costo dei biglietti è di 6 e 8 euro, gli abbonamenti 25 euro e possono già essere acquistati presso “Lettera 22”, Ristobar “Golosoasi” e Cartoleria “Pattydea” a Mesagne, info e prevendita allo 349.2893361 oppure al 333.6555701. La Cooperativa “Libera Terra” di Mesagne, le Cantine Candido di San Donaci e l’azienda agricola “Eredi di Mastro Antonio” di Francavilla offriranno degustazioni di prodotti enogastronomici nelle serate degli spettacoli.

GLI SPETTACOLI

Giovedì 01 Marzo

LA STORIA DI TABORRE E MADDALENA – di Enrico Messina , con Enrico Messina e Mirko Lodedo.

Il lavoro nasce dall’incontro di un attore e un musicista che, ritrovatisi intorno ad una tavola imbandita con cibi semplici, un piatto di grano cotto con il pomodoro, del pane, un bicchiere di “mieru”, pecorino e pere, hanno cominciato a raccontarsi. E le storie sono nate dai suoni piccoli della tavola: il suono delle posate nei piatti, il gorgoglio del vino che cade nel bicchiere, il tintinnio dei bicchieri che s’incontrano nel brindisi … per diventare musica e parole. Perché così nascono le storie: intorno a un tavolo, con i suoni e le parole semplici di chi si ritrova a condividere una cena, un pasto.

ARMAMAXA Teatro e TEATRI ABITATI – Ceglie Messapica

Sabato 10 Marzo

DONNE – di Angelo Cardellicchio, con: Monica Corallo, Daniela Delle Grottaglie, Sarah Genga, Ilaria Galizia, Imma Naio, Miriam Putignano, Grazia Rizzi, Trizia Pulpito, Angelo Cardellicchio.

Otto donne si esibiscono in altrettanti monologhi. La rabbia, l’ironia, l’amore, il rispetto, il rapporto, il sesso, la violenza, l’idiozia, la relazione con gli uomini. Adattamento dei “Monologhi della Vagina” della scrittrice, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e regista statunitense Eve Ensler con alle spalle, una lunga militanza attivista per i diritti delle donne. Uno spettacolo che fonde la tragedia e il dramma con l’ironia e la comicità.

Compagnia Teatrale “Angeli Distratti” – Taranto

Sabato 17 Marzo

MILES GLORIOSUS. OVVERO : MORIRE DI URANIO IMPOVERITO – di Antonello Taurino, con Antonello Taurino e Orazio Attanasio.

Una storia di soldati, di misteri, di morti e di colpe. Di malati, Tribunali e assurdità. Ma proprio perciò, chi meglio di due cialtroni può raccontarla? Anzi no: due storie. La prima: una delle pagine più oscure e incredibili della recente cronaca italiana, ricostruita dopo lunga e dettagliata documentazione: eppure si stenta a crederci. Soldati che tornano dalle missioni e muoiono, a poco a poco, senza assistenza, sparsi nel tempo e nello spazio. Le vittime dell’uranio impoverito nelle guerre degli anni 90’ sono lontane dal clamore retorico del patriottismo nostrano.. Tanti, tantissimi morti. Dimenticati. Di serie B. Che è successo? Solo superficialità? E poi due teatranti scapocchioni. Buttano lì idee sul loro nuovo spettacolo: «Dovremmo fare qualcosa d’impegno civile.. qualcosa di cui non parla nessuno!» «E certo, altrimenti, che lo fai a fa’ il teatro civile?». Si, ma che storia scegliere, se ogni tragedia italiana è già stata raccontata a teatro da qualcun altro?

Associazione FONDO VERRI – Lecce

Sabato 24 Marzo

IL TRAINO DEI FESSI – di e con Giuseppe Ciciriello

La testata di un vecchio letto, una sedia, un cappello, un ombrello tenuto chiuso da uno spago e un abito gessato scuro sono gli elementi di una narrazione che si sviluppa attraverso, luoghi comuni, modi di dire, strofe antiche di un modo arcaico e personaggi grotteschi che si raccontano tenuti assieme da un filo comune: la marginalità.

Coop. ARCHELIA – Ceglie Messapica

 

 

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