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A Lagonegro (Pz), la Seconda Edizione del Premio Nazionale “Giuseppe De Lorenzo”

In dirittura di arrivo la Seconda edizione del Premio Nazionale “Giuseppe De Lorenzo” 2018, promosso dalle Associazioni “A castagna ra critica” ed i “Pionieri ed ex alunni del Liceo De Lorenzo di Lagonegro”, con il patrocinio del Comune di Lagonegro, il Dipartimento di Scienze della Terra (DISTAR) dell’Università “Federico II” di Napoli, il Centro Linguistico di Ateneo (CLA) dell’Università della Basilicata, il Parco Nazionale dell‟Appennino Lucano, el CNR-Ibam e degli Ordini professionali dei Geologi, degli Avvocati, degli Ingegneri e dei Geometri. Sabato 10 novembre a Lagonegro si succederanno una serie di iniziative interamente dedicate all’originale figura del geologo-orientalista di origine lucana (Lagonegro 1871 – Napoli, 1957), maestro di Scienze della terra presso l’Università di Napoli, eclettico studioso di letteratura, filosofia, arte e spiritualità indiana, traduttore in Italia delle opere di Buddha. La giornata si aprirà, a partire dalle ore 9,00 presso il MIDI Hotel (Uscita autostradale Lagonegro Sud), con il Convegno “Geologia forense: applicazioni e casi di studio”, dedicato alla sinergia tra competenze geologiche e giuridiche, fondamentali in Italia, dove la mancata tutela del territorio ha spesso risvolti tragici. Gli Ordini professionali riconosceranno crediti formativi agli iscritti che parteciperanno all’evento. Dopo il Convegno si terrà presso lo stesso MIDI Hotel, alle ore 14,00, il Pranzo Storico “L‟arte di dar da pranzo”, rievocazione del pasto tenuto in occasione del Simposio degli scienziati di Napoli nel 1845. In serata, alle 18,00, ci si sposterà nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo di Città di Lagonegro, per la consegna dei Premi negli ambiti tematici “Luoghi e forme della spiritualità” e “Paesaggi culturali dell‟Italia appenninica e insulare”, per valorizzare volumi, studi e saggi che riprendono gli interessi delorenziani, collegandosi alla tematica del territorio, nei suoi aspetti naturalistici, artistici, spirituali e culturali. La Giuria, presieduta dal prof. Santino G. Bonsera, con personalità del mondo accademico, scientifico, giornalistico e culturale (prof. Luigi Beneduci, don Gianluca Bellusci, prof. Domenico Calcaterra, prof. Nunziante Capaldo, dott. Maurizio Lazzari, dott. Domenico Sammartino, prof. Marcello Schiattarella), ha definito la rosa dei vincitori, comprendente, in ordine alfabetico: Pierluigi Argoneto per Sopra un cielo a comando (Calice Editore, 2018); Giuseppe Damone con L’eredità dei Paesaggi di pietra (Zaccara Editore, 2018); Giuseppe Zafarone, per Basilicata Sacra tra geografia e storia (Congedo Editore, 2017); cui si aggiungono due menzioni: Mario Cancro per Terre Lucane (Ed. Booksprint, 2018) ed Egidio Pomponio per Assedio al Palazzo Federici (Erreci@edizioni, 2018). La classifica dei vincitori sarà resa nota solo nel corso della serata, che vedrà la partecipazione dell’attore Ulderico Pesce, dello storico Gaetano Morese, intermezzi musicali del duo Luigi Di Miele – Bernardo Tramontano, con la conduzione della giornalista Maria Teresa Merlino. Momento culminate dell’evento serale sarà l’attribuzione del Premio Speciale ad opere che hanno concorso alla “Valorizzazione del patrimonio culturale, materiale o immateriale, dei luoghi delorenziani nell‟Italia meridionale”. Quest’anno la Giuria ha inteso attribuire il riconoscimento alla scrittrice Maria Pace Ottieri, per il saggio letterario ed antropologico sulla vita condotta alle falde di un vulcano, Il Vesuvio universale (Einaudi, 2018), testo in consonanza con le ricerche, gli interessi e lo spirito del De Lorenzo.

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