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Il ministro Di Maio invia all’Autorità anticorruzione i documenti sulla cessione dell’Ilva

Il ministro Luigi Di Maio ha inviato i documenti sulla cessione dell’Ilva ad Arcelor Mittal all’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. La decisione è stata presa dopo la lettera del presidente della regione, Michele Emiliano, e nella quale si evidenziano presunte irregolarità nella gara, come ad esempio l’aggiudicazione dell’Ilva a AmInvestco, la cordata guidata al 51% dalla multinazionale Arcelor Mittal a cui partecipa con il 15% anche il gruppo Marcegaglia Carbon Steel spa, e che avrebbe seguito una procedura ad evidenza pubblica che presenta zone d’ombra che andrebbero chiarite per accertare se effettivamente tale aggiudicazione sia avvenuta in favore della migliore offerta.
L’aggiudicazione, secondo Emiliano, è stata disposta a favore di una cordata che «notoriamente concentra una cospicua fetta della produzione di acciaio a livello europeo e mondiale, nonchè quote di mercato Ue- fa notare ancora Emiliano- con un evidente e conclamato rischio antitrust, essendo superiori al 40%». Il presidente della regione Puglia evidenzia che la Commissione europea ha dato il suo via libera «sotto condizione»: «l’eliminazione del gruppo Marcegaglia dal consorzio di acquisto e numerose cessioni di altri impianti».

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