BasilicataCultura

Premio Basilicata al libro “Architettura rurale e Novecento”

Il presidente Paolo Emilio Stasi esprime la grande soddisfazione del Circolo La Scaletta per l’assegnazione del Premio Letterario Basilicata, nella sezione saggistica, al libro “Architettura rurale e Novecento” di Raffaele Pontrandolfi e Adriana Raguso (Edizioni Magister).

La pubblicazione contiene i risultati di un lavoro di ricerca condotto dagli autori su invito del Circolo La Scaletta di Matera e sostenuto finanziariamente dalla Total Energies. La ricerca è stata coordinata ed indirizzata da un Comitato Tecnico Scientifico istituito sulla base di un accordo di collaborazione stipulato tra il Circolo La Scaletta e il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata (Dicem).

Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia,  la ricerca è stata sviluppata  a partire da un’analisi approfondita delle fonti bibliografiche e documentali sul tema, tentando di rintracciare i riferimenti e le esperienze più significative alla base delle sperimentazioni insediative moderne relative al rapporto tra città e campagna. 

“Siamo orgogliosi – sottolinea il presidente Stasi – di aver contribuito alla realizzazione di un libro di grande qualità che ottiene oggi un prestigioso e meritato riconoscimento. Il Circolo La Scaletta ha ritenuto che la storia e la peculiarità dei Borghi materani necessitavano di un importante lavoro di ricerca per rileggere il processo storico-evolutivo che ha caratterizzato l’urbanistica di Matera a partire dallo sfollamento dei Sassi. E’ evidente che l’intento de La Scaletta nell’attivare questo prezioso studio non era finalizzato solo alla conoscenza più approfondita dei processi e dei risultati del “Laboratorio Matera” degli anni ’50 – ed al confronto con analoghi progetti ed esperienze che nello stesso periodo, ed ancor prima, si realizzavano in altri contesti italiani ed internazionali – ma di far comprendere  che la storia dei Sassi, ma soprattutto delle sue genti, non si esaurisce negli antichi rioni ma ha avuto continuità nei Borghi e nei Quartieri. Analogie e diversità tra loro. I Sassi  sono frutto di un processo urbanistico-architettonico spontaneo.  Borghi e Quartieri sorgono dopo un processo urbanistico-architettonico indagato e progettato da diverse e specialistiche figure professionali. Il confronto non può non suscitare fascino ed interesse anche tra i non addetti. Borghi e Quartieri devono essere quindi, naturalmente, inseriti nel circuito di conoscenza dell’intera vicenda nota come “risanamento Sassi”. E’ d’obbligo la loro salvaguardia, il risanamento e la valorizzazione. Anch’essi devono diventare tappa obbligata per chi vuole conoscere, compiutamente, Matera e la sua storia. Il libro di Pontrandolfi e Raguso, a loro va il più grande ringraziamento per lo straordinario lavoro di studio e ricerca, permette di comprendere appieno come l’identità di Matera sia fortemente legata a questa nuova interpretazione del ruolo che i borghi rurali hanno con la città”.

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