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Il premio “Maria Maugeri” a William Becker e Maria Panza

La prima edizione del “Premio Maria Maugeri” è stata vinta da William Becker, direttore esecutivo del Presidential Climate Action e ospite d’onore dell’evento, e da Maria Panza del WWF.

Grande partecipazione alla cerimonia che si è tenuta sabato, nel padiglione della Regione Puglia in Fiera del Levante, a Bari, alla presenza dei familiari di Maria Maugeri, il marito Michele Buono e le tre figlie, del presidente Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro, Filippo Caracciolo, assessore alla Qualità dell’Ambiente, Barbara Valenzano, direttore del Dipartimento Ecologia, Grazia Francescato, ambientalista e giornalista, Giuseppe D’Amato direttore U.O. procreazione assistita Asl/Ba. A coordinare i lavori il giornalista Corrado Minervini.

Il tema di quest’anno è stato “Cambiamenti climatici e strategia della decarbonizzazione”.

“Questo premio – ha detto Emiliano – ha il nome di Maria Maugeri, una delle personalità civili e politiche che si è battuta con maggiore intensità e con i migliori risultati nella difficile battaglia per l’ambiente. Lei ci ha insegnato come ragionare in maniera ambientale, a non pensare che un singolo politico possa essere l’alfa e l’omega delle politiche ambientali. Non a caso abbiamo scelto questo luogo, la Casa della partecipazione, per ricordare che il nostro programma – e quindi anche la proposta di decarbonizzazione della Puglia – è nata in campagna elettorale, nel corso di assemblee popolari composte da migliaia di pugliesi, prima ancora che io diventassi presidente”.

Emiliano ha ricordato che la Puglia ospita le due principali fabbriche alimentate a carbone di Europa (Ilva di Taranto e centrale Enel di Cerano): “La nostre proposta – ha detto – non prevede l’abbattimento del numero dei posti di lavoro, anzi, ci sono tanti modi per creare diversa occupazione, specie se consideriamo che sono italiani i brevetti italiani per la produzione di acciaio senza carbone. Ci siamo accorti che la decarbonizzazione è un elemento che mette in moto un meccanismo di competitività, cioè è parte del capitalismo. Se l’Italia decidesse di investire sulla decarbonizzazione della più grande acciaieria di Europa sarebbe molto più facile pretendere la protezione fiscale dei nostri prodotti carbon free sui mercati europei. E probabilmente i proprietari delle acciaierie europee sarebbero indotti rapidamente a cambiare i loro sistemi produttivi. Ne deriverebbe per noi un vantaggio competitivo di lungo periodo, oltre all’abbassamento dei livelli di Co2 e inquinamento. Il carbone a Taranto porta le polveri sottili, che fanno più morte di ogni altra cosa. In tutta Italia sono centinaia le vittime a causa delle polveri sottili. Noi dobbiamo fare politica per convincere una larga fetta della popolazione che possiamo cambiare sistema produttivo riducendo l’uso del carbone. La legge inglese lo ha fatto, e prevede il superamento dell’uso del carbone nell’arco di 25 anni. La politica deve guidare i processi industriali non subirli”.

“Quando Maria Maugeri – ha aggiunto – cominciò le sue battaglia le dicevano non ci riuscirai mai, non riuscirai mai a demolire Punta Perotti, a lottare contro l’amianto. Lei in qualche modo c’è riuscita grazie a voi. Questo non dimenticatelo. Ci siamo riusciti tutti insieme, studiando, approfondendo le cose, non considerando nessuno un nemico. Anche con l’aiuto dei media, insomma, attraverso una spinta generale della comunità. Il cambiamento climatico lo fermiamo costruendo una comunità, condividendo le decisioni dal basso, coinvolgendo tutti”.

“E invece al tavolo Ilva non vogliono la Puglia, perché su questi temi sin dall’inizio abbiamo avuto un’idea chiara. L’unica compensazione sensata per l’arrivo dei gasdotti in Puglia è darci il gas a prezzo ridotto che consenta di decarbonizzare l’Ilva e la centrale Enel e di trovare un sistema di transizione che riduca polveri sottili, benzopirene e diossina. Possiamo farlo e innescare un cambiamento in Europa. Nel 2004 – ha concluso Emiliano – la prima cosa che facemmo insieme con Maria Maugeri fu cambiare il destino della ex Fibronit di Bari. Avevamo dei sogni e abbiamo lavorato per realizzarli. Oggi come allora vogliamo essere quel luogo che converte l’Italia e l’Europa a politiche giuste. Non ci arrenderemo, ma da solo da non posso farcela, c’è bisogno della partecipazione di tutti”.

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La Regione Puglia ha deciso di intitolare a Maria Maugeri un premio destinato a chi si impegna nel quotidiano in difesa dell’ambiente. Il primo premio glocal italiano che si ispira al motto ambientalista “pensare globalmente, agire localmente, per cui verrà consegnato un anno a una figura di livello internazionale e l’anno dopo a una figura notevole sul piano locale (regionale o comunale).

Motivazione William S.Becker

William S.Becker incarna alla perfezione lo spirito del Premio Maria Maugeri, dedicato ad una donna appassionata e generosa, che ha saputo coniugare l’impegno trentennale per la sua amata terra pugliese con una visione geopolitica ampia ed aperta (tipica della Puglia migliore),fondata sulla difesa dell’ambiente e sul perseguimento della sostenibilità a tutto campo.

Un premio, dunque, che vuole essere dichiaratamente GLOCAL, che intende mettere in luce la connessione tra la dimensione territoriale locale e quella globale, in un’epoca in cui la capacità di costruire tale connessione è l’unica speranza di vincere le grandi sfide che ci stanno davanti -in primis la conversione ecologica dell’economia e della società.

La vita e l’opera di Becker si snodano appunto lungo questa traiettoria ‘glocal’. Tra i massimi esperti statunitensi di cambiamento climatico e di sviluppo sostenibile, è stato per quindici anni ai vertici del Dipartimento Energia USA, consigliere del Global Energy Centre, membro della Climate Change Task Force promossa da Mikhail Gorbachev, consulente dell’Environment and Energy Study Institute in Washington D.C.:

Nel 2007 ha fondato il Presidential Climate Action Project, per indirizzare ai presidenti statunitensi in carica raccomandazioni in merito alle strategie per contrastare il cambiamento climatico, producendo ben cinque piani d’azione e centinaia di proposte concrete.

A questo impegno ai massimi livelli nazionali ed internazionali, Becker ha costantemente affiancato una grande attenzione ai bisogni delle comunità e dei territori, impegnandosi in numerosi progetti a livello locale.  E’ infatti Direttore Esecutivo della National Sustainable Communities Coalition, che mira ad aiutare regioni e comuni statunitensi nella promozione di processi di sostenibilità a 360 gradi, con un focus sulla creazione di distretti industriali sostenibili in grado di mobilitare competenze e risorse territoriali.

Particolarmente interessante anche il suo coinvolgimento in un progetto innovativo nell’area di New Orleans,colpita dall’uragano Katrina, per orientare la ricostruzione secondo criteri di sostenibilità.

A questo impegno ‘glocal’, William S.Becker affianca un’intensa attività giornalistica, come collaboratore di Huffington Post USA e di altri prestigiosi blogs e una produzione saggistica di qualità sui temi dell’energia, del cambiamento climatico e della sostenibilità.

Last but not least, in questi tempi non facili per gli ambientalisti statunitensi,date le note posizioni del presidente Trump in materia di ambiente e clima, Becker si sta battendo con grande passione per costruire una ‘coalizione di resilienti’ a livello di Stati,Regioni e Comunità Usa in grado di perseguire, pur tra enormi difficoltà, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi

sul Clima e degli SDGs (Sustainable Development Goals) varati dall’Onu nel 2015 cui tutti i paesi del mondo dovranno ottemperare entro il 2030.

Motivazione Maria Panza

La sua innata passione per la natura la spinge molto presto a cercare un contatto costruttivo con essa.  Nel 1973 entra a far parte del WWF Italia. Negli anni successivi, continua a coltivare l’idea di sensibilizzare ed educare al rispetto della natura.

Partecipa e si forma attraverso i vari seminari e corsi organizzati dall’Ufficio Educazione del WWF nazionale. Nel 1980 organizza eventi e convegni sul tema, inedito ai tempi, del rapporto tra il lavoro e la  tutela dell’ambiente.  Dal 1989 inizia la sua collaborazione con l’Ufficio Educazione del WWF Italia. Attraverso questa esperienza entra a far parte del gruppo di lavoro del WWF nazionale che, collabora con il MIUR alla stesura dei curricula scolastici.

A partire sempre dal 1989 svolge attività di educazione ambientale nelle scuole dell’intera provincia di Bari, contribuendo ad accrescere negli studenti la conoscenza della ricchezza naturalistica del territorio attraverso incontri in aula e soprattutto escursioni ed attività in campo.

Nel 1993 è l’unica rappresentanza del Sud Italia nel team di esperti del WWF Italia per la campagna “Nuovi stili di vita”. Obiettivo della campagna era quello di far crescere la coscienza del pubblico all’utilizzo di prodotti (elettrodomestici, etc) a minor impatto ambientale.

Oltre che ad adoperarsi per il WWF, a livello nazionale, collabora anche alla gestione del primo presidio del WWF in Puglia. Diviene anche referente regionale per l’educazione ambientale.

Inoltre sempre allo scopo di divulgare la conoscenza delle ricchezze naturali della Puglia, si adopera per le oasi del WWF in Puglia. Dal 1993 a seguito di una donazione nasce l’oasi WWF “Il Rifugio”, nel comune di Grumo Appula, per la quale contribuisce alla gestione fino all’anno 2014. Organizza i primi campi lavoro nell’oasi di Torre Guaceto a Brindisi e sul Gargano.

Dal 2009 gestisce, in qualità di coordinatore responsabile, il CEA (Centro di Educazione Ambientale) del WWF “Masseria Carrara” a Modugno. Il CEA è stato introdotto dalla Regione Puglia, nella rete nazionale “IN.F.E.A” per l’educazione ambientale sul territorio. Un’area verde salvata dal degrado della limitrofa zona industriale attigua al quartiere San Paolo di Bari. Un’oasi quella di Masseria Carrara che avvolge come una immersione nella natura, e ben rappresenta il carattere di Maria Panza da sempre amica di Maria Maugeri.

Si ritiene pertanto che il candidato sia particolarmente rappresentativo del riconoscimento proposta anche in contiguità all’operato di Maria Maugeri in quanto animatrice per conto del WWF delle attività per la promozione e la conoscenza degli ecosistemi presenti all’interno dell’area perimetrata come parco regionale nell’alveo di Lama Balice.

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La commissione per l’assegnazione è composta dall’ing. Barbara Valenzano, con le funzioni di presidente e da Grazia Francescato (portavoce Verdi Europei), Giuseppe Armenise (giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”), Vincenzo Campanaro (dirigente del Comune di Bari) e Michele Buono (marito di Maria Maugeri).

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