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Primo giorno della Maturità 2012, prova d’italiano: ecco tutte le tracce

Quest’anno sono 497.310 i candidati sui banchi, con una percentuale di ammessi del 94,4%. Con la prova di italiano l’esame di stato è entrato nell’era del 2.0. Le buste cartacee solo per quest’anno sono disponibili solo per i disabili, gli ospedalizzati, e per le scuole terremotate dell’Emilia. Nelle Prefetture è comunque presente un plico per far fronte ad eventuali emergenze. Le tracce inviate via mail dal Ministero sono state protette con un doppio codice di accesso. La polizia Postale sta monitorando il sito del Ministero dell’Istruzione per evitare che gli hacker possano entrare in possesso del codice prima che questo venga reso pubblico. Si tratta, spiegano, di un controllo “capillare e molto attento”, che finora è stato efficace in quanto sul sito non si sono registrate né anomalie né tantomeno attacchi. Il ministro Profumo ha “consegnato” la password per accedere alle tracce i diretta tv alle 8,30 su Rai 1 da Shanghai.

Ecco le tracce: Montale, i giovani e la crisi, la responsabilità della tecnologia e della scienza, una frase di Hannah Arendt sullo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. Queste alcuni dei titoli proposti per la prova di italiano nella Maturità 2012. Negli allegati un articolo del Corriere della Sera, indicazioni di Istat e Censis e un testo su Steve Jobs.

Per la prova di analisi del testo, c’è il brano di Montale “Ammazzare il tempo” ed è tratto da “Auto da fè. Cronache in due tempi”, un saggio del 1966. Il poeta era già stato proposto nel 2008 quando per l’analisi del testo venne sottoposta alla riflessione dei candidati la poesia “Ripenso il tuo sorriso”.

Nel tema di attualità, che verte sui personaggi morti giovani, insieme alla figura del motociclista Marco Simoncelli, viene citata anche la figura della cantante Amy Winehouse.

La traccia sui giovani e la crisi prenderebbe spunto dalla famosa frase di Paul Nizan, “Avevo vent’anni… Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”, tratta dal libro “Aden Arabia”. E’ la frase cui si ispirò Fernando Di Leo per il film del 1978 “Avere vent’anni”.

La traccia del tema storico cita una frase di Hannah Arendt sullo sterminio degli ebrei e propone di descrivere lo sterminio programmato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Il saggio breve di argomento Storico-Politico chiede di parlare di “bene individuale e comune”. Negli allegati, fra i brani ci sono testi di Tommaso D’Aquino e di Rousseau.

Il tema scientifico parte da una frase di Hans Jonas “Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica” e punta all’analisi del rapporto fra scienza e responsabilità con brani di Primo Levi, Leonardo Sciascia, Pietro Greco, Margherita Hack.

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